La rinnovata Alfa Romeo Giulia

Giulia, eleganza e sportività. La berlina Alfa resta un riferimento di performance, guidabilità e design

di Sergio Troise
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BARI - Avete presente le partenze a handicap? I rivali partono prima, sta poi a te dimostrarti capace di rimontare. È quanto è capitato all’Alfa Romeo con la Giulia, berlina sportiva d’indubbia qualità, degnissima erede di una tradizione di sportività che ha fatto del Biscione un unicum forse inimitabile nella storia dell’automobile, ma arrivata, nel 2016, con un ritardo difficile da colmare nei confronti dei panzer tedeschi, nel frattempo dimostratisi capaci di schierare prodotti eccellenti e di fidelizzare i clienti con aggiornamenti che ne hanno fatto i leader dell’innovazione.
Oggi, con il model year 2020 già definito in tutti i dettagli, e con la prospettiva di introdurre prima o poi l’elettrificazione (comunque non prima dell’attesissima Tonale attesa per il 2021) l’Alfa Romeo prova a dare un’accelerazione alla rimonta della Giulia. Come avvenuto per la Stelvio, lo fa puntando sull’aggiornamento dei contenuti tecnologici legati ai sistemi d’infotainment e connettività, migliorando l’interfaccia uomo-macchina, introducendo funzionalità touchscreen e introducendo nuovi sistemi ADAS, compresa la guida autonoma di livello 2, la massima consentita dalle attuali normative.
 

Come per la Stelvio, anche per la Giulia l’aggiornamento ha escluso dunque il ricorso al classico restyling estetico. «Troppo bella, avanzata, equilibrata e riconoscibile per essere ritoccata - dice Alessandro Maccolini, che si occupa di design in Alfa Romeo dal 1997 -. Per questo abbiamo ritenuto non necessario intervenire. Semmai occorreva aggiornare altri aspetti, e lo abbiamo fatto».

Interni e dotazioni tecnologiche sono stati dunque i campi individuati per definire il model year 2020 della Giulia. Ora la berlina sportiva dell’Alfa presenta una console centrale ridisegnata per accogliere vani portaoggetti più ampi e accessibili, oltre alla nuova funzionalità wireless charger. La leva del cambio presenta un rivestimento in pelle e dettagli luminosi, oltre a una “firma” tricolore a sottolineare l’italianità del prodotto. Nel quadro strumenti figura il nuovo schermo TFT da 7”, ridisegnato per accogliere un maggior numero di informazioni e ospitare i parametri relativi alla guida autonoma. Il display centrale da 8,8” diventa touchscreen e ognuno può crearsi la propria homepage, in cui ogni funzionalità della vettura è un’applicazione. In tal modo si possono disporre le schermate di accesso relative all’Alfa DNA, alla radio, ai media, al telefono, al navigatore, al climatizzatore, ai servizi connessi e ai sistemi di assistenza alla guida. L’interazione diventa dunque massima e sfruttabile sia con la classica manopola sia con la funzionalità touchscreen.

In perfetta sintonia con la Stelvio, anche la Giulia dispone del sistema Alfa Connect Service, strumento che offre connettività di bordo avanzata e una serie di servizi utili per la sicurezza e il comfort. Tra i tanti pacchetti disponibili (non tutti al lancio), spiccano la chiamata SOS (anche automatica, in caso d’incidente); il My Remote, che comprende diversi servizi tra cui la possibilità di controllare a distanza via smartphone/smartwatch alcune funzionalità della vettura, di comunicare con assistenti digitali vocali come Alexa e Google Home; di localizzare il veicolo, di controllare alcuni parametri e di essere avvisati nel caso non vengano rispettati.
Per il resto, il model year 2020 della Giulia prevede nuovi colori e gli allestimenti Super, Business, Ti, Sprint e Veloce. La Quadrifoglio (erede dell’attuale top di gamma con motore V6 da 510 cv) verrà presentata più in là. Intanto, vengono confermate le motorizzazioni con i turbo benzina 2.0 litri da 200 e 280 cv e i 2.2 turbodiesel da 160, 190 e 210 cv, tutte abbinate al cambio automatico a 8 marce. Le più potenti hanno la trazione integrale di serie, le altre si affidano alla trazione posteriore.

Inutile dire che sono rimaste intatte le qualità dinamiche di quest’auto che ha fatto del piacere di guida il suo marchio di fabbrica: prestazioni, precisione di sterzo, tenuta in curva, frenata, sono valori consolidati da cui la Giulia riparte, arricchendosi però di tutto ciò che mancava per sentirsi al passo con i tempi nell’era dell’automazione, dell’infotainment e della connettività.

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Mercoledì 27 Novembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 29-11-2019 14:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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