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LOS ANGELES - T come Tucson. A questo allude la Vision T, il concept presentato d Hyundai al Salone di Los Angeles e che, con ogni probabilità, prefigura lo stile del Suv compatto che da molti anni sosta nei listini e la cui ultima generazione, datata 2015, avrà bisogno di essere sostituita presumibilmente nel 2021.
La Vision T è il nome di quella che, in codice interno, viene definita HDC-7, sigla indicante che è il settimo studio dello Hyundai Design Center, diretto da SangYup Lee, Vice Presidente Senior e capo dello Hyundai Global Design Center. Anche le dimensioni sono indicative. La Vision T è lunga 4,61 metri, larga 2,01 e alta 1,70 con un passo di 2,8 metri dunque ha sbalzi piuttosto ridotti, ma soprattutto esprime i nuovi canoni della “Sensuos Sportiness” che saranno patrimonio delle Hyundai di prossima generazione.
Al di là delle parole, i punti di interesse non mancano. La parte laterale è caratterizzata dall’abitacolo arretrato e ben separato dal cofano e dalla grande modanatura metallica che parte dalla base del montante anteriore, percorre tutto il tetto e termina ai lati del lunotto. Da notare inoltre i parafanghi bombati, i passaruota trapezoidali, le grandi ruote con cerchi satinati, le pinze freno arancione e le nervature che, con andamenti diversi, partono all’altezza della portiera anteriore sviluppandosi verso le estremità della vettura. Le portiere hanno i finestrini privi di cornice e il tetto ha un aspetto cromato scuro che, quando si illumina, presenta riflessi in rosso intenso e verde brillante. Non ci sono immagini dell’abitacolo, né notizie sulle tecnologie di bordo.
La coda presenta due gruppi ottici uniti da una sottile striscia luminosa e da una modanatura che replica il motivo a matrice e, ogni volta che si avvia o si spegne la vettura, innesca una sequenza di accensioni che culminano con l’illuminazione del logo. Identico stratagemma si ritrova sul frontale svolto però secondo il tema dell’Hidden Signature (in inglese: firma nascosta). La calandra è infatti composta da una serie di sportellini a matrice che possono aprirsi e chiudersi, a seconda delle esigenze di raffreddamento, oppure illuminarsi creando la firma luminosa già intravista su altri concept Hyundai come Le Fil Rouge e Grandeur. La cosa interessante è che qui, oltre a quella sequenza luminosa, troviamo una sequenza di aperture che continuano anche in marcia creando un suggestivo effetto di movimento.
Poco o nulla si sa della dotazione tecnica della Vision T tranne che ha un sistema di propulsione ibrido plug-in, una tecnologia che il gruppo coreano padroneggia e applica da molti anni alle sue vetture. A questo proposito, lo sportellino si trova nella zona posteriore lato passeggero.