La rinnnovata Alfa Romeo Stelvio

Stelvio, l'Alfa dominante. Il Biscione rinnova il modello di punta: novità su guida autonoma e connettività

di Sergio Troise
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BARI - Nel 2020 l’Alfa Romeo compirà 110 anni. Un anniversario importante, per il quale si prevedono celebrazioni tutto l’anno e il ritorno ad eventi di spicco come la Mille Miglia Storica o Goodwood, per non dire del rinnovato impegno in Formula 1 con la monoposto Sauber motorizzata Ferrari che ha contribuito a rilanciare l’immagine sportiva del marchio. Entro la fine dell’anno prossimo verranno anche definiti lo stile e i contenuti della Tonale, l’attesissimo Suv compatto destinato ad allargare la gamma e a rilanciare le vendite.
 

In attesa della Tonale, è stato deciso di mettere mano a Stelvio e Giulia, strenue rappresentanti dello spirito Alfa, detentrici di ben 170 premi internazionali e finora capaci di distinguersi per prestazioni e capacità dinamiche, ma non aggiornate in campi come l’infotainment, la connettività, i sistemi ADAS. I model year 2020 sono stati aggiornati e definiti in tutti i dettagli e saranno disponibili nei primi mesi del nuovo anno con prezzi che - esclusa la Quadrifoglio Verde - non si discosteranno dal listino attuale (tra 52.700 e 64.000 euro Stelvio, tra 43.200 e 63.000 Giulia).
Le rinnovate Alfa sono state presentate in anteprima nel corso di un evento svoltosi in Puglia, nella terra di Antonio Giovinazzi, pilota-testimonial prestatosi a salire su un palco impreziosito dalla monoposto di F1 e dalla storica Alfetta campione del mondo nel 1950 con Nino Farina. «Sia Stelvio che Giulia – ha detto Giovinazzi – confermano le qualità dinamiche e le prestazioni sportive che tutti conosciamo, ma dopo averle guidate posso assicurare che ora sono anche più sicure, più silenziose e più piacevoli da vivere».

«Abbiamo lasciato intatte le capacità dinamiche, le migliori delle categorie Suv e berlina, e siamo intervenuti su quattro aree: tecnologia, guida autonoma, connettività, finiture» ha detto Alberto Cavaggioni, responsabile Alfa Romeo per l’area EMEA, aggiungendo che deliberatamente non sono state apportate modifiche allo stile in quanto sarebbe stato difficile migliorare l’aspetto di queste auto.

«Si potrebbe obiettare che non abbiamo fari a Led» ha osservato il manager del Biscione. «Non li abbiamo adottati – ha spiegato - perché la modifica avrebbe imposto un’alterazione del design, che è un punto di forza delle nostre auto. I cambiamenti in questo campo – ha aggiunto – arriveranno con la Tonale. È bene sapere, anzi, che da lì partirà l’evoluzione dello stile Alfa e l’introduzione delle motorizzazioni ibride. Intanto si va avanti con gli aggiornamenti di Giulia e Stelvio e con l’obiettivo di conquistare nuovi clienti, più giovani e più donne. Nel 2019 abbiamo incrementato la base social del 76%, 4,6 milioni di fans ci seguono nel mondo, ora puntiamo sull’aggiornamento del prodotto e sulle tecniche di vendita, che prevedono anche l’inedita formula I-Link by Leasys, mirata all’uso condiviso dell’auto tra privati».

La Stelvio (della Giulia leggete a parte) è stata aggiornata, dunque, con novità che riguardano infotainment e servizi connessi, il touchscreen, l’interfaccia uomo-macchina, i sistemi ADAS, ora ampliati fino alla guida autonoma di livello 2, la massima consentita dalle attuali normative, che affida all’auto il controllo di acceleratore, freno e sterzo in determinate condizioni, attraverso sistemi elettronici che richiedono comunque di non staccare le mani dal volante.

Gli interni sono stati migliorati con nuovi materiali (decisivo il ruolo di Alcantara e Natuzzi) e una nuova organizzazione degli spazi. In materia di connettività sono stati fatti passi da gigante, colmando quella che era la lacuna più grave del modello di prima generazione.

Al centro della plancia spicca il nuovo display touch da 8,8 pollici (abbinato al display TFT da 7,7”), grazie al quale si può accedere alla connettività Android Auto e Apple Car Play. Sul nuovo volante ci sono i comandi per gestire i sistemi di assistenza alla guida (forniti da Bosch), che sorvegliano sul mantenimento di corsia, controllano l’angolo cieco, mantengono la distanza di sicurezza e la velocità consentita. Non mancano frenata automatica, allarme anti colpo di sonno, comandi vocali.

La gamma prevede, oltre alla Stelvio base, le Business, Super, Ti, Sprint e Veloce. I motori diesel e benzina assicurano potenze tra 180 e 280 cv. La versione più potente, abbinata al cambio automatico a 8 marce e disponibile sia con 2 che con 4 ruote motrici, è ovviamente la più prestazionale. Tutte, comunque, confermano il comportamento e il piacere di guida già sperimentati sulla Stelvio di prima generazione e tuttora sconosciuti ad altri Suv.
 

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Domenica 24 Novembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 26-11-2019 12:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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