La nuova Kona elettrica

Kona elettrica, anche Hyundai ha il suo sport utility a zero emissioni

di Cesare Cappa
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OSLO - Sempre più orientata verso una politica dell’eco-friendly, la gamma Hyundai alimenta il proprio portafoglio di prodotti con l’arrivo della nuova Kona in versione Full Electric. Un modello che va ad affiancare una gamma in cui sino a questo momento erano state le motorizzazioni di stampo tradizionale ad essere protagoniste. Una versione, quella elettrica, che offre il potenziale prestazionale per essere impiegata anche al di fuori delle mura cittadine. In realtà la nuova Kona elettrica offre due livelli di potenza e anche due diverse batterie. La più performate delle due è stata denominata long-range. In questo caso il pacco batterie è da 64 kWh, quando invece la seconda versione si ferma a quota 39,2 kWh.

Differenti pure le autonomie, dato che la prima vanta 482 km di percorrenza (ciclo di omologazione WLTP) con consumi di energia di 14,3 kWh/100 km. E la seconda limita il proprio raggio d’azione a 312 km con un consumo di energia di 13,9 kWh/100 km. I 395 Nm di coppia motrice sono una costante per entrambe le Kona elettriche, ma la variante longe range ha 150 kW di potenza, mentre l’altra ne ha 100 kW. Quanto ai tempi di ricarica, tutto dipende dal sistema che si intende usare. Tenendo presente che non tutte queste modalità rappresentano una realtà disponibile per chiunque (almeno nel nostro Paese).

A titolo di esempio la ricarica della Kona da 64 kWh avviene in circa 54 minuti in una colonnina in corrente continua (DC) da 100 kW (fino all’80%). Attraverso l’on-board-charger da 7,2 kW in corrente alternata sono invece necessarie 9 ore e 35 minuti per la versione long-range e 6 ore e 10 minuti per la standard-range. Da una normale presa domestica non è stato dichiarato il dato effettivo, ma non è da escludere che ci voglia quasi il doppio del tempo rispetto all’on-board-charger.

L’edizione elettrica di Kona ha disposto un cambiamento di tutto quello che solitamente viene riferito al design. Lo stile è sostanzialmente lo stesso, ma l’assenza di un motore a combustione interna ha consentito di affinare l’efficienza aerodinamica. Ecco perché la calandra anteriore è stata chiusa, non essendo più funzionale al raffreddamento del propulsore. Cambia anche la firma dei fari, tanto che le luci diurne a LED sono state posizionate al di sopra dei gruppi ottici anteriori, anch’essi disponibili a LED. I cerchi in lega da 17”, specifici per questa versione, vantano un design utile a limitare le turbolenze nei pressi della ruota. La mano di designer ed ingegneri ha ritoccato poi le quote di Kona. Tanto che la lunghezza di 4.180 mm della versione elettrica, segna un più 15 mm rispetto a quella con motore a combustione. Pure l’altezza è a favore del modello EV, con un più 20 mm (1570 mm quella totale).

In abitacolo la volumetria è pressoché la stessa, anche se la presenza del pacco batterie sotto il pianale ha alzato non di poco il pavimento. Un potenziale limite per le persone più alte, perché potrebbero ritrovarsi con le ginocchia ad altezza del petto. Una situazione che si percepisce maggiormente una volta preso posto nei sedili posteriori.
Chiusa la parentesi abitabilità, è l’impatto con il quadro strumenti a certificare che si tratti di un altro modello pur rimanendo all’interno della famiglia Kona. La versione elettrica si palesa totalmente differente già dalla leva del selettore per la marcia avanti, quella indietro, la folle e la posizione di parcheggio. Come ovvio un’auto elettrica è priva di cambio, ma la leva conserva le medesime funzioni (in realtà si tratta di una pulsantiera). Le palette solidali al volante regolano invece l’intensità del freno motore. Ci sono più livelli disponibili. E, per i più smaliziati alla guida, è possibile frenare senza i freni. Non soltanto rilasciando l’acceleratore, ma adoperando la paletta di sinistra sul volante. Si sfrutta solo il potenziale della frenata rigenerativa.

La consolle centrale però è stata completamente rielaborata. Mentre a seconda del livello di allestimento, lo schermo touch dedicato all’infotainment può essere da 7 o 8 pollici di grandezza. Sia Apple CarPlay che Android Auto sono parte del corredo standard. Mentre specifico per Kona EV è il nuovo quadro strumenti digitale da 7 pollici. La grafica muta in base alla modalità di guida inserita: Normal, Sport, Eco e Eco+. Quest’ultima disattiva pure il climatizzatore.

Come tutte le vetture elettriche è la disponibilità di coppia a fare davvero la differenza. Una portata che sulle prime risulta difficile da gestire persino dalle ruote motrici anteriori. Tutto il resto si realizza intorno al concetto di comodità. Andare forte è irrimediabilmente nocivo all’autonomia di Kona, così risulta quasi istintivo viaggiare con un filo di acceleratore. L’auto è comunque ben piantata a terra, grazie anche alla presenza del pacco batterie sotto il pianale, che di riflesso abbassa il baricentro. In arrivo presso la rete di vendita Hyundai, la nuova Kona EV non ha ancora un listino definitivo. Certamente sotto i 40.000 euro la 39,2 kWh; poco sopra la 64 kWh.

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Domenica 21 Ottobre 2018 - Ultimo aggiornamento: 22-10-2018 18:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2018-10-22 08:09:02
Il muso ricorda la cin'cen' nostrana