La Audi R8 Spyder

Audi R8 Spyder, cielo aperto e performance da supercar per la due posti tedesca

di Sergio Troise
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BARCELLONA - Mentre l’innovazione avanza implacabile e si profilano all’orizzonte supercar in grado di muoversi a emissioni zero, resiste il fascino senza tempo delle sportive tradizionali, votate alle prestazioni estreme, ad un impareggiabile piacere di guida e persino a valori apparentemente effimeri, come il sound allo scarico.
L’ultima testimonianza arriva dalla Germania, casa Audi: è la nuova generazione della R8 V10 Spyder, versione plein air della già nota coupé, con la quale condivide la meccanica, con la trazione integrale quattro e un super motore 5,2 litri da 540 cv/540 Nm (raro esempio di 10 cilindri aspirato in un mondo di “piccoli” propulsori sovralimentati) in grado di spingerla fino a 318 km/h (320 la Coupé) passando da 0 a 100 in 3,6 secondi (contro 3,5 della sorella con il tetto chiuso).
 

 

Certo, è un’auto per pochi, esclusiva e sofisticata (il listino parte da 184.400 euro), ma anche uno straordinario esempio di hi-tech ancorato a valori tuttora validi. Dopo la coupé, dunque, ecco la rinnovata R8 V10 Spyder, pronta a confrontarsi – per ammissione della stessa casa dei quattro anelli - con la Porsche 911 Turbo Cabriolet di pari potenza: una regina della categoria, dalla quale l’Audi si distingue per il succitato motore V10 aspirato (contro il 6 cilindri 3,9 litri turbo di Zuffenhausen) e per un aspetto decisamente più aggressivo. Ciò detto, anche l’Audi è comunque una supercar utilizzabile senza problemi nel traffico di tutti i giorni, grazie al sistema cylinder on demand, che esclude automaticamente 5 dei 10 cilindri quando non servono, e grazie anche allo start&stop e alla funzione di veleggiamento.

Quando non si ha la possibilità di sfruttare appieno la potenza (praticamente quasi mai), la R8 Spyder consente dunque di godersi il piacere del viaggiare con capote aperta. In proposito, vale la pena ricordare che la copertura è in tessuto ed è sistemata su una intelaiatura ultraleggera, con parti in carbonio, che contiene il peso in appena 44 kg. Apertura e chiusura avvengono in 20 secondi, anche fino a 50 km/h. L’unico problema è costituito dagli ingombri: una volta ripiegata, la capote finisce infatti tra l’abitacolo e il motore posteriore/centrale e l’unico spazio per i bagagli è dunque il vano di carico anteriore di appena 112 litri.

Sul piano estetico la R8 Spyder si distingue poco dalla coupé, con la quale condivide, come detto, l’aspetto aggressivo e l’aerodinamica spinta. Per la parte strutturale si è badato a rinforzare la scocca (come d’obbligo su tutte le auto scoperte) senza incidere troppo sul peso. Lo scheletro è costituito dallo Space Frame di nuova generazione, con struttura in alluminio e carbonio; l’intelaiatura è stata rinforzata e la Casa tedesca assicura che tutto ciò ha consentito di ridurre del 10% il peso dei componenti. La carrozzeria grava per appena 208 kg, a fronte d’una rigidità torsionale cresciuta del 50% rispetto al modello precedente. Tutto ciò premesso, la massa a vuoto è di 1.720 kg, mentre il peso a secco è di 1.612 (-25).

Le prestazioni sono vicinissime a quelle della coupé. La nuova R8 Spyder scatta infatti da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi (un decimo più della chiusa) e raggiunge, in un crescendo adrenalinico, la velocità di 318 km/h (contro 320). Guidata sulle strade della Costa Brava, l’auto ha rivelato capacità dinamiche straordinarie, grazie all’ottimo assetto, alla buona distribuzione dei pesi e alla trazione integrale quattro, rivisitata dai tecnici tedeschi per ottimizzare l’integrazione con il cambio S tronic a 7 marce e con tutti i sistemi di assistenza alla guida. Un ruolo importante lo svolge anche il differenziale autobloccante meccanico sull’asse posteriore.

Strettamente imparentata con la Huracan, l’Audi è tuttavia un po’ meno rigida della supercar di Lamborghini, pur conservando un comportamento dinamico da sportiva autentica. Il virtual cockpit con display da 12,3 pollici e grafica 3D rende la strumentazione di facile lettura, e tramite il Drive Select è possibile anche regolare dal volante l’impostazione di guida, scegliendo tra le tante possibili scelte: da comfort a sport, incluse le opzioni asciutto, bagnato e neve, e calibrando a piacimento le risposte di telaio, motore e cambio. Quest’ultimo è l’S tronic 7 marce doppia frizione che può essere utilizzato sia in funzione automatica sia agendo sui paddles . Inutile dire che le cambiate sono fulminanti. Come su un’auto da corsa. In listino a 184.400 euro, nel nostro Paese non sarà – com’è logico immaginare – un’auto da grandi numeri ma contribuirà a rafforzare l’immagine di Audi Sport.

 

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Martedì 1 Novembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 02-11-2016 23:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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