Herbert Diess, numero uno del Volkswagen Group

VW Group investirà in Cina 15 mld entro il 2022: focus su auto elettrica e guida autonoma

di Giampiero Bottino
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PECHINO - Sono numeri da capogiro quelli su cui il Gruppo Volkswagen è pronto a scommettere per rafforzare la propria posizione in Cina dove è da sempre protagonista, come confermano i risultati del 2017 che vedono nella Cina come il primo mercato per Audi, con quasi 600.000 consegne, per Porsche che ha superato le 70.000 unità e soprattutto per la marca regina, che è leader dal 1985, quando entrò in un mercato che valeva 7.200 immatricolazioni annue, e che lo scorso anno ha ribadito la sua supremazia grazie ai 3,2 milioni di unità – il 51% delle sue vendite totali – consegnate alla clientela cinese.

Ad annunciare, alla vigilia del Salone di Pechino, i programmi del primo gruppo automobilistico mondiale per il più grande mercato del pianeta è stato il numero uno della galassia VW Herbert Diess che solo un mese fa, quando era ancora Ceo del marchio, aveva svelato al mondo – sempre nella capitale cinese – la terza generazione della Volkswagen Touareg, annunciando tra l'altro l'intenzione nel brand di lanciare dieci nuovi Suv entro il 2020 in un Paese nel quale le ruote alte sono in crescita esponenziale.

Nella nuova veste, Diess ha impressionato la platea del Volkswagen Group Media Event con programmi di portata ancora più vasta, volti a fornire al mercato cinese innovative soluzioni di mobilità individuale, con l'obiettivo di diventare il punto di riferimento di una nuova era fatta di soluzioni intelligenti, sostenibili e a misura d'uomo. Per sostenere concretamente questi progetti, il Gruppo e le sue joint venture locali metteranno sul tavolo entro il 2022 circa 15 miliardi di euro da investire nell'auto elettrica, nella guida autonoma, nella digitalizzazione e nei nuovi servizi di mobilità.

Un ruolo cardine in questa strategia è attribuito alla «quarta dimensione della mobilità», supportata delle numerose partnership che la divisione cinese del gruppo sta stringendo con realtà locali ad alta tecnologia, nell'ambito di una visione nella quale l'auto dovrà diventare un dispositivo intelligente e autonomo integrato in un ecosistema fortemente digitalizzato. Per raggiungere questo traguardo, Diess ha annunciato che, sempre entro il «fatidico» 2022, verrà avviata la produzione di veicoli a batterie in almeno sei stabilimenti locali, con l'obiettivo di introdurre in Cina almeno 40 modelli NEVs (Neew Energy Vehicles) nell'arco dei prossimi 7-8 anni.


 

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Mercoledì 25 Aprile 2018 - Ultimo aggiornamento: 05-05-2018 17:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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