Fa veramente paura la Peugeot 208 T16 che partecipèerà alla mitica corsa in Colorado

Il Leone assalta il Pikes Peak,
una mostruosa 208 va in America

di Sergio Troise
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NAPOLI - Carrozzeria in carbonio, aerodinamica estrema, motore con una potenza mostruosa. Sono i principali segni distintivi della Peugeot 208 T16, l’auto-monstre con la quale la casa francese parteciperà alla Pikes Peak International Hill Climb, l’incredibile corsa in salita che si svolge sulle montagne Rocciose, in Colorado, sin dal 1916. L’edizione numero 91 è in programma il 30 giugno sul leggendario percorso di 19,9 chilometri, con traguardo tra le nuvole, a quota 4300 metri e dislivello tra partenza e arrivo di 1439 metri. Il record da battere è quello stabilito nel 2012 dalla Hyundai Genesis guidata da Rhys Millen (9’46”164).

Al volante della 208 T16 Pike Peak ci sarà Sebastian Loeb, il cannibale dei rally (nove titoli mondiali vinti con i cugini della Citroen) attualmente impegnato nel Mondiale GT con la McLaren e pronto a debuttare nel Mondiale Turismo con la Citroen DS3 WCCT. Insomma, un’accoppiata di altissimo livello, con la quale i francesi vogliono rinverdire i successi ottenuti nel 1988 e nel 1989 con la 405 T16 guidata da Ari Vatanen e Robby Unser.

La 208 T16 PP è stata iscritta nella categoria Unlimited, che lascia grande libertà alla fantasia progettuale degli ingegneri. L’auto è stata dunque progettata esclusivamente per questa corsa particolare, che regala straordinaria notorietà non solo in America, ma nel mondo intero. Seguita da migliaia di appassionati sul posto e da milioni di telespettatori, la Pikes Peak offre infatti uno spettacolo unico. E questo anche se dal 2012 ha perso un po’ di fascino a causa della eliminazione dello sterrato. Ora il percorso è in asfalto e ciò significa qualche derapata in meno, ma anche maggiore velocità e medie elevatissime. Particolare non trascurabile: nei rallies, Loeb ha sempre preferito l’asfalto.

Il direttore generale di Peugeot, Maxime Picat, ha dichiarato: «La Pikes Peak resta una corsa one shot, con una forte ricaduta d’immagine, che coinvolge diversi costruttori e che non lascia margini d’errore, perciò è una di quelle sfide che ci piacciono. Del resto – ha aggiunto – noi non abbiamo mai lasciato le corse, avendo sviluppato modelli come la 208 T16, le 208 R2, Racing Cup, Gti e altri ancora». Quanto alla scelta del pilota, il dg della Casa francese ha spiegato: «Il nostro obiettivo è uno solo, la vittoria, quindi non restava che scegliere il meglio disponibile su piazza».

L’aspetto della Peugeot 208 T16 PP è lontanissimo da quello della 208 normale. L’aggressività delle forme è la caratteristica principale, accentuata da esasperazioni aerodinamiche dettate dall’esperienza nelle corse di Peugeot Sport: il gigantesco alettone posteriore, tanto per dire, è preso pari pari da quello della 908 che vinse nella 24 di Le Mans del 2009. Per il resto, appendici, spoiler e alette spuntano da ogni parte, con lo scopo di tenere l’auto incollata alla strada nelle 156 curve del percorso ricavato nel cuore delle Montagne Rocciose. Pesi, potenza e caratteristiche meccaniche non sono stati ancora svelati, ma è presumibile che la 208 T16 Pikes Peak contenga attorno ai 1000 kg, adotti la trazione integrale e sviluppi una potenza di circa 600 cv.

Michel Trouvè, responsabile del centro stile Peugeot, ha rivelato che il lavoro è stato eseguito in tempi record (tra novembre 2012 e febbraio 2013), attenendosi esclusivamente ai vincoli tecnici relativi a larghezza, altezza, posizione del motore (anteriore). «Alla fine – ha osservato – le proporzioni si discostano parecchio dalla 208 di serie, ma questa differenza rivela un vero animale da corsa. Ciò detto – ha aggiunto il designer francese – questa configurazione estrema della 208 ne esalta comunque l’identità, sostenendo la crescita dell’ultima generazione del modello».

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Mercoledì 24 Aprile 2013 - Ultimo aggiornamento: 25-06-2018 18:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA