La Nissan IMx

Pianeta Tokyo. Al salone giapponese i marchi di casa ribadiscono che il futuro è della mobilità sostenibile

di Giorgio Ursicino
  • condividi l'articolo
  • 2

TOKYO - Il mondo cambia. Il Giappone pure. Il motor show nipponico è sempre stato la vetrina dell’innovazione e delle tecnologie rivoluzionarie e la tradizione di certo non si smentisce questa volta. Che rispetto a qualche decennio fa ci sia un’atmosfera diversa si percepisce però appena entrati al Big Sight che ospita la fiera delle meraviglie. A guidare le conferenze sugli stand dei due costruttori più importanti non ci sono top manager giapponesi, ma due intraprendenti signori europei.
 

 

Davanti ai sudditi dell’Imperatore, quale sarà il futuro della mobilità secondo Toyota lo ha spiegato il francese Didier Leroy. Qualche padiglione più in là ad anticipare il domani dell’automotive secondo Nissan ci ha pensato l’italiano Daniele Schillaci. I due, che prima di difendere bandiere diverse hanno a lungo lavorato sotto lo stesso tetto, hanno incarichi prestigiosi e responsabilità enormi e sono testimonial nel lontano oriente del talento made in Europe. Le due aziende stanno facendo da apripista nei due diversi filoni delle vetture a “zero emission”, ma certamente entrambe non hanno tralasciato l’altro.

Nissan è stata la prima a puntare forte sull’auto elettrica e, rivendicando questa leadership, al salone di casa non solo ha mostrato per la prima volta al mondo la nuova generazione di Leaf, ma l’ha fatta anche provare in anteprima. Toyota, invece, è avanti a tutti nella tecnologia dell’idrogeno e la sua formidabile Mirai che anticipa il futuro sta facendo nascere le prime stazioni di rifornimento in ogni angolo del globo. Ma, come ha spiegato il numero uno dell’azienda Akio Toyota in una recente convention ad Atene culla dei Giochi Olimpici, e ribadito Leroy al motor show nipponico, la casa di Nagoya ha lanciato “Start Your Impossible”, una vision che va oltre l’auto e punta a migliorare la società offrendo soluzioni di mobilità ad ampio spettro, tutte molto sostenibili.
 

 

Con un approccio del genere non si può trascurare alcun tipo di veicolo e nessuna motorizzazione. Così la casa delle tre ellissi rivendica la sua supremazia sull’auto ibrida che ha inventato oltre 20 anni fa, ma ha già pronta l’erede di Mirai che garantirà grandi performance e al salone ha mostrato una famiglia di vetture elettriche che potrebbero diventare realtà nel 2020 quando a Tokyo ci saranno le Olimpiadi. In linea con “Start Your Impossible” che ha l’ambizione di fornire libertà di movimento per tutti, la famiglia “Concept-I” è composta da tre membri che assolvono il compito di spostare il mondo oltre i motori. Il tris di genietti ha in comune la capacità di comprendere le necessità delle persone e di riconoscere il loro stato emotivo, di garantire loro la massima sicurezza e serenità e di offrire coinvolgenti emozioni di guida.

Il primo Concept-I svelato al Ces di Las Vegas ad inizio anno (un’aerodinamica 4 posti lunga 4,5 metri), viene ora affiancato dalla piccola I Ride con le porte ad ali di gabbiano e il joystick al posto del volante e da I Walk che, con una lunghezza di appena 50 cm, consente spostamenti a zero emission nelle aree pedonali. Questi veicoli dovrebbero essere i primi ad utilizzare la nuova generazione di batterie solide che aumentano la densità di energia, riducono gli ingombri ed aumentano l’autonomia. Ma i riflettori dell’auto elettrica sono puntati soprattutto su Nissan che al salone ha esposto il presente ed il futuro prossimo anticipando (cosa per altro intuibile) come le vetture “silenziose” presto avranno performance molto migliori di quelle tradizionali e prezzi addirittura inferiori. La nuova Leaf è una meraviglia con un range no stop vicino ai 400 km, un grande confort, le funzioni Pro-Pilot e il geniale e-pedal che consente di guidare senza il minimo problema utilizzando sempre e solo il pedale dell’acceleratore (quello del freno esiste, ma è praticamente riservato alle emergenze). Ha ragione Schillaci quando dice che new Leaf è molto più di una semplice EV.

Le versioni Nismo di Serena e Leaf ribadiscono che l’elettricità è anche prestazioni (Nissan ha annunciato l’ingresso in Formula E), ma ad evidenziarlo ancora meglio c’è il concept IMx che anticipa uno sportivo crossover 4 posti basato su un’inedita piattaforma che con due propulsori elettrici garantisce 320 kW di potenza, 700 Nm di coppia e oltre 600 km di autonomia.

Se Nissan vuole avere un suo ruolo anche nell’ibrido con la motorizzazione e-Power introdotta con successo in Giappone che potrebbe arrivare anche in Europa, Toyota stupisce con l’idrogeno. Nel 2020 a Tokyo circoleranno 130 autobus Sora che, con due motori da 113 kW e 10 serbatoi da 600 litri ricaricabili in 10 minuti, può trasportare 72 persone per 200 km. L’auto ad idrogeno del futuro è invece il concept Fine-Comfort Ride con una piattaforma specifica, serbatoi nel tunnel e 4 motori elettrici per un totale di 310 kW e mille chilometri di autonomia. Bella da non credere.

Honda presenta il terzo concept della famiglia elettrica: dopo la monovolume e la compatta esposta a Francoforte, ecco la sportiva che si ispira alla S500 del 1964. Suzuki strappa il sorriso con il piccolo e-Survivor, un off-road con un motore elettrico per ogni ruota che, come vuole la tradizione del Jimny presto tutto nuovo, è inarrestabile in fuoristrada. Mitsubishi, ormai a pieno titolo nell’Alleanza con Renault e Nissan, sfoggia anche lei il concept di un Suv elettrico sportivo: la e-Evolution dotata di tre motori, due dei quali sull’asse posteriore e una grinta da vendere.
 

  • condividi l'articolo
  • 2
Lunedì 6 Novembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 12:17 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti