La Toyota Fine Comfort Ride concept

Al salone di Tokyo 2017 ecco le “pronte all’uso”: un taxi ideale è una berlina da imperatore

di Nicola Desiderio
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TOKYO - Il Giappone il cambiamento è continuo: ecco perché il futuro è sempre presente, anche per le automobili, e il Salone di Tokyo mette in passerella quelle che tra non molto saranno su strada rispondendo alle esigenze di una società sempre più anziana e che ha deciso di viaggiare un po’ più alla grande. Il taglio di tutti o quasi i privilegi fiscali delle kei car – le auto lunghe fino a 3,4 metri e con motore fino a 660 cc – si vede chiaramente al Tokyo Sight dove l’unica a mostrare qualche novità in merito è la Daihatsu. La DN Pro Cargo e la DN U Space sono moderne interpretazioni del concetto “tributario” dell’automobile accanto ad altre inedite e decisamente più internazionali come la DN Trec, un crossover lungo 4 metri, la DN Multisix che promette di accomodare 6 persone in 4,31 metri, e soprattutto la DN Compagno: un bel coupé da 4,2 metri con motore mille turbo o 1.2 ibrido.
 

 

Tutti concept, ma con elevatissimo tasso di fallibilità. Già in commercio è invece la Suzuki Xbee, un nome che sa di dolce industriosità – bee in inglese vuol dire ape – per un crossover che ricorda la 500L, ma è lungo 3,69 metri, ha la trazione integrale e un 3 cilindri mille turbo spalleggiato da un piccolo elettrico per dare vita ad un ibrido molto leggero. Anche Nissan pensa sempre più in grande, a cominciare dalle vendite mettendo a segno nel primo semestre dell’anno fiscale –che le aziende del Sol Levante inizia ad aprile – vendite per 2,786 milioni di unità (+5,8%). Sul mercato interno il successo è marcato dalla Note e-Power, dotata di un sistema di propulsione elettrica ad autonomia estesa che ora verrà esteso anche al monovolume Serena e rappresenta lo stadio intermedio tra i motori tradizionali e l’elettrico.

Ma non definitelo ibrido perché a muovere le ruote pensano solo gli elettroni mentre i pistoni entrano in azione solo per ricaricare la batteria quando è scarica. All’insegna della sportività la presenza di Subaru che presenta la WRX STI S208, una versione speciale da 450 pezzi riservata al mercato domestico con tetto in carbonio, sedili Recaro, assetto rivisto e motore potenziato oltre i 328 cv della versione “normale”. Forse ne prenderà l’eredità il modello di serie derivato dalla Viziv Performance Concept, ma senza abiure: motore boxer e trazione integrale saranno i dogmi delle Pleiadi anche in futuro. Quello di Mazda è fatto di linee più eleganti e morbide: lo dicono i concept Sport Coupé e Kai, rispettivamente le prossime Mazda6 e Mazda3 che, sotto una scocca completamente nuova, avranno il primo motore a benzina che funziona anche ad autoaccesione, come i diesel. Gioca a tutto campo la Toyota presentando ben tre concept pronti per le linee di produzione.

Il primo è la Crown di 14ma generazione, il secondo è la GR-HV, studio basato sulla GT86, ispirato alla TS050 che corre il WEC e dotato di un’inedita propulsione ibrida con cambio automatico che può essere manovrato con la leva come un manuale. Ma l’idea più interessante è la TJ Cruiser, Suv ibrido tutto spazio e tradizione con le dimensioni della C-HR pesato per i mercati globali. Destinati invece solo all’Arcipelago sono il Taxi JPN, che associa il look dei black cab londinesi con l’alimentazione ibrida GPL, e la Century: un berlinone lungo 5,33 metri fatto tutto a mano. Da decenni è l’auto dell’imperatore ed il simbolo dell’undestatement nipponico, con i suoi sedili rivestiti in lana, il cielo in carta di riso e le tendine in seta. Le hanno tolto l’unico V12 mai costruito in Giappone per darle il V8 ibrido della precedente Lexus LS, ma le hanno anche abbassato la soglia di ingresso ai sedili posteriori: più facile entrare ed uscire con il kimono.
 

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Martedì 7 Novembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 11:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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