La Peugeot 2008 DKR sarà protagonista alla Dakar

La Dakar torna alle origini: avventura
tappe lunghissime e poca assistenza

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PARIGI - «Per i piloti ci sarà poco da divertirsi»: minaccia per i protagonisti o promessa per gli appassionati? Gli organizzatori della Dakar del prossimo gennaio non sono andati per il sottile stavolta, regalando novità nello storico rally e soprattutto inasprendo le difficoltà. Si sapeva da marzo che la Dakar 2015 si sarebbe presentata di nuovo sotto forma di anello, 9.000 chilometri dall'Argentina fino all'Argentina, passando per il Cile e - novità assoluta - attraverso la Bolivia.

Ma oggi le novità annunciate per il rally che si svolgerà dal 4 al 17 gennaio sono state ancora di più, con tappe lunghissime, vere e proprie maratone in auto, con difficoltà straordinarie e spettacolari, come quella di 781 chilometri di cronometro fra il deserto di sale di Uyuni, in Bolivia, e le rive del Pacifico in Cile. Previsti fra l'altro, in questa 7/a edizione latino-americana del rally bivacchi in totale autonomia fra i concorrenti, senza nessun intervento esterno, di soccorso o assistenza.

«Cercare ogni volta di sorprendere i concorrenti è nei nostri geni - ha spiegato a margine della presentazione Etienne Lavigne, direttore della Dakar - quest'anno c'è il ritorno a un percorso ad anello, da Buenos Aires a Buenos Aires, ed è soltanto la sesta volta nella storia del rally. Poi le auto scopriranno la Bolivia, dopo che lo hanno già fatto le moto nel 2014. E poi tappe-maratona per tutti, di due giorni, con bivacco non assistito, senza meccanici, con i concorrenti che resteranno soli fra loro».

Proprio questo aspetto ha incuriosito molto gli esperti fin da quando è stato annunciato: «al di là delle macchine - ha detto Lavigne - nella Dakar ciò che è interessante sono le personalità. C'è una fratellanza quasi tribale fra i piloti. I motociclisti sono abituati fin dai tempi dell'Africa, per i piloti di auto sarà diverso. Si ritroveranno completamente soli, senza l'ingegnere con cui parlare, senza il fisioterapista che si occuperà di loro... sarà interessante. Io credo che avranno poco da divertirsi».

Con partenza dalla sede della presidenza argentina, la Casa Rosada, la 37/a Dakar si avventurerà negli splendidi paesaggi lunari dell'Atacama, affronterà le dune di Iquique passando dalla Ruta 40 argentina. Scalerà la Cordigliera delle Ande arrivando più in alto del Monte Bianco al Paso de l'Acay (4.970 metri).


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Mercoledì 19 Novembre 2014 - Ultimo aggiornamento: 21-11-2014 15:05 | © RIPRODUZIONE RISERVATA