Non si ferma la corsa di Fs. Dopo aver chiuso un 2023 da record, con ricavi a 15 miliardi di euro (+8%), il gruppo guidato da Luigi Ferraris prosegue la sua crescita anche nel primo trimestre del 2024. «Siamo in crescita rispetto allo scorso anno di quasi il 20 per cento come ricavi», ha affermato l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato a margine di un convegno alla Bocconi. Il gruppo, che gestisce 17 mila chilometri di ferrovie e 32 mila chilometri di strade, in questa prima parte dell'anno ha visto aumentare anche gli investimenti, che già nel 2023 avevano raggiunto un livello mai registrato nella storia di Fs (oltre 16 miliardi di euro).
LA ROTTA
«Nell'intero trimestre – ha sottolineato Ferraris – abbiamo numeri positivi rispetto al 2023, soprattutto con i passeggeri, un po' meno con le merci, a causa delle criticità legate ai valichi di frontiera che sono chiusi e al fatto che la Germania è ancora in sofferenza rispetto a dei cantieri che stanno portando avanti». Nel corso del suo intervento alla conferenza “Influence, Relevance & Growth” che si è svolta ieri alla Bocconi, l'ad di Ferrovie dello Stato ha parlato anche dell'Alta velocità in Europa e ha chiesto di puntare su una rete AV integrata. «Oggi – ha spiegato Ferraris – ci sono reti ad alta velocità in Spagna, Francia e Italia, poche in Germania e da costruire in Europa dell’Est.
Infine l'ad ha posto l'accento sull'importanza di abbracciare la rivoluzione dell'intelligenza artificiale e di digitalizzare le informazioni gestite da Fs, ricordando i benefici che l'IA sta portando «nel campo del monitoraggio delle infrastrutture» e che rendono «la manutenzione sempre più precisa ed efficace». Sempre in tema di digitalizzazione Luigi Ferraris ha ricordato il progetto "Gigabit Rail & Road" di Fs, progetto che prevede la diffusione lungo i binari di reti ultra-veloci di nuova generazione, in fibra ottica e in 5G, allo scopo di contribuire a superare il digital divide su tutto il territorio.