Torre del Greco: «Quattro Altari, così la festa diventerà internazionale»

Intervista al direttore artistico Gigi De Luca: «Evento tra identità e innovazione»

Una foto scattata nell'ultima festa dei Quattro Altari a Torre del Greco
Una foto scattata nell'ultima festa dei Quattro Altari a Torre del Greco
di Mariella Romano
Sabato 4 Maggio 2024, 23:30 - Ultimo agg. 5 Maggio, 11:04
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Da locale a internazionale. È ambizioso l’obiettivo dell’amministrazione Mennella e del direttore artistico del Comune, Gigi Di Luca che, in piena sintonia, stanno lavorando per rilanciare e riportare a Torre del Greco la Festa dei Quattro Altari, sospesa da quattordici anni. L’edizione 2024 si svolgerà in tre step: 25 e 26 maggio – con il villaggio dell’identità e il coinvolgimento di tutte le scuole cittadine; 1 e 2 giugno – con un convegno e un concerto spettacolo sul Corpus Domini; 19, 20 e 21 luglio, con l’esposizione di altari e tappeti. L’evento 2024 avrà i piedi ben piantati nella tradizione e gli occhi puntati su giovani e innovazione. Ma la sfida del direttore artistico nominato poco meno di un mese fa sarà quella di internazionalizzare la festa e portarla al di fuori dei confini provinciali e regionali.

Direttore, qual è la sua idea?

«La festa dei Quattro Altari ha necessità di recuperare l’identità della memoria nel solco della tradizione.

Per questo gli altari saranno realizzati con la stessa tecnica a pittura e i tappeti con la segatura colorata. Le opere saranno esposte nei luoghi storici e nelle chiese. Stiamo cercando di capire se è possibile usare anche le vecchie luminarie».

Per innovazione che cosa intende?

«Dobbiamo ascoltare e assecondare i giovani e gli artisti contemporanei. Stiamo per firmare una convenzione con l’Accademia delle Belle Arti. Con gli studenti universitari vogliamo realizzare un murales che sarà esposto all’esterno della scuola Giovanni Mazza, in pieno centro. Anche i ragazzi del Degni saranno coinvolti in un lavoro di formazione: a loro sarà insegnato come costruire altari e tappeti».

Rendere internazionale la Festa dei Quattro Altari è un altro obiettivo suo e dell’amministrazione. In cartellone saranno presenti anche artisti stranieri?

«Ho già preso contatti con un’artista iraniana di fama internazionale alla quale vorrei chiedere di rappresentare la pace – tema della festa – in un’opera di street art che sarà poi esposta nella zona porto. Ma non è l’unica iniziativa. Vogliamo collegare questa festa ad altre che si celebrano in Europa in occasione del Corpus Domini. Abbiamo già preso contatti con un’associazione straniera: ospiteremo una delegazione che porterà qui da noi la tradizione della loro festa».

Lei è stato nominato direttore artistico del Comune, responsabile di tutti gli eventi che si terranno a Torre del Greco nel 2024. Qualche anticipazione?

«Non ci saranno iniziative spot ma percorsi destinati a diventare eventi consolidati. Sull’esempio dell’anno scorso, saranno coinvolte tutte le compagnie amatoriali del territorio ma con alcune novità. Vogliamo organizzare spettacoli di musica, danza e teatro valorizzando siti storici e spazi pubblici senza dimenticare le zone più degradate».

Che spazio sarà dato ai giovani?

«Faremo un festival dedicato a loro».

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