Che sarebbe finita così, ci avevano scommesso tutti. Stringi, stringi, il vero duello di questa campagna per le Europee si giocherà fra le “migliori nemiche” della politica italiana, Giorgia Meloni ed Elly Schlein. In campo tutte e due, e l’una contro l’altra, in una rivalità annunciata e cercata fino all’ultimo, con buona pace di chi, suo malgrado, resterà fuori da questo scontro polare delle donne forti a capo di Fratelli d’Italia e del Pd. Come Giuseppe Conte e Matteo Salvini, che hanno preferito restare un passo di lato, non candidarsi, pur di rischiare di finire travolti dalla guerra (elettorale) di Elly e Giorgia.
Due partenze diversissime, come del resto sono le sfidanti nel dna.
Sulle sponde di Pescara, fortino elettorale della destra, Giorgia Meloni farà il suo grande annuncio, domenica mattina. Ed è difficile immaginarsi smorfie di stupore, occhi strabuzzati tra le centinaia di militanti che assisteranno al momento fatale sotto il maxi-palco eretto sul litorale, circondato da tendoni di ogni forma e dimensione per questa Atreju “beach edition” a cui lavora da mesi il partito. Sì perché la discesa in campo della premier è anch’essa annunciatissima, da mesi, e l’ultimo brivido di suspence se ne è andato con i cartelloni che hanno tappezzato una settimana fa le strade, i lampioni e le fermate degli autobus di Milano, con la sua foto al centro e uno slogan fin troppo chiaro: «Con Giorgia».
Tutto pronto per la tre giorni abruzzese. Attesi a Pescara, oltre a una lunga carrellata di ministri, da Crosetto a Sangiuliano, ospiti della società civile, come lo zio di Giulia Cecchettin, la ragazza assassinata dal suo ex fidanzato questo inverno. Ma per l’annuncio di Meloni, dopo-domani, la foto di famiglia del centrodestra sarà al completo: Salvini, Tajani e Lupi, tutti presenti.
IL MATCH IN TV
C’è da scommettere che dal palco, ormai calata in pieno nella tenzone elettorale, la timoniera della destra italiana cercherà di infilzare la sua arci-rivale al Nazareno. Ripartirà qui la sfida a due che da mesi fa gola alle tivvù, tutte in fila per ospitare il match più atteso e ad effetto della politica italiana, un duello all’americana, Elly vs Giorgia.
E chissà se si farà, alla fine. Mette i bastoni fra le ruote la par-condicio, che in Rai come su Mediaset e le altre reti impone dallo scorso 8 aprile di organizzare dibattiti equilibrati e pluralisti fra i capi-partito in competizione per il voto Ue. Niente Meloni senza Fratoianni, niente Schlein senza Salvini, e così via. Ma i rispettivi staff non demordono, anzi fanno trapelare che lo scontro tv si farà. Magari non in tv, ma sui social network che assicurano lo stesso il brivido della diretta.