Terni, carabiniere ferito mentre blocca un tunisino e la polizia deve usare il taser per contenere un ladro

Sergio Pappone del Sim carabinieri Umbria: «Bisogna investire sulla sicurezza»

Terni, carabiniere ferito mentre blocca un tunisino e la polizia deve usare il taser per contenere un ladro
di Nicoletta Gigli
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Martedì 23 Aprile 2024, 09:46 - Ultimo aggiornamento: 10:13

TERNI  - Cerca di fermare cinque tunisini scappati via da un ristorante del centro dopo aver cenato senza pagare e viene colpito alla fronte con lo smartphone da uno del gruppo.

Il carabiniere del radiomobile, ferito e sanguinante, dopo aver bloccato il suo aggressore, finisce in ospedale con una prognosi di sette giorni.

Rischiano lesioni anche due poliziotti della squadra volante, aggrediti da un 49enne marchigiano fermato con uno scooter rubato in centro. In questo caso la polizia è costretta  a utilizzare il taser per tenere a bada il pluripregiudicato e salvare la pelle.

Due episodi violenti che fanno puntare la lente sui rischi che ogni giorno corrono gli uomini in divisa, al lavoro per garantire la sicurezza della città.

Per la prima volta si registra la reazione sdegnata del Sindacato italiano militare dei carabinieri, il primo in Umbria per numero di iscritti. «Sono vicende che confermano la carenza di risorse umane e materiali che affligge le forze dell'ordine - dice il segretario regionale, Sergio Pappone - lasciate in una situazione di svantaggio rispetto alle sfide che devono affrontare. Le autorità competenti debbono adottare misure concrete per affrontare queste criticità - aggiunge Pappone - e va messo in atto un piano di impiego che preveda un potenziamento degli organici e una maggiore presenza sul territorio. Solo così si potrà garantire una sicurezza efficace e duratura per tutti».

Il ferimento del militare del radiomobile nella notte tra sabato e domenica. La pattuglia dà corso alla richiesta di intervento di un ristoratore di largo Passavanti perché cinque nordafricani hanno consumato la cena a base di kebab e se ne sono andati via senza pagare il conto.

I militari arrivano in pochi minuti ma i cinque, di fronte agli uomini in divisa, scappano via in ordine sparso. I carabinieri riescono a bloccarne uno, che reagisce con la violenza. Ha 18 anni, è tunisino, e colpisce in fronte col suo telefonino uno dei militari.

Nonostante la profonda ferita che sanguina riesce a bloccare il nordafricano, che viene arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Dopo una notte passata nella camera di sicurezza della caserma di via Radice il 18enne compare di fronte al giudice che lo rimette in libertà, disponendo l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Stessa sorte per i tre pluripregiudicati fermati dalla polizia dopo il furto di uno scooter che spingevano a mano in vico Sant’Agape, nella zona di Corso Vecchio.. Al controllo scattato dopo la segnalazione di un cittadino, uno dei tre, un 49enne marchigiano con una sfilza di precedenti per furto, si è scagliato contro i poliziotti che hanno dovuto chiedere i rinforzi e che, per contenerlo, sono stati costretti a utilizzare il taser.

Per lui e i due complici, un 39enne romano senza fissa dimora e un dominicano di 22 anni che vive a Terni, sono scattate le manette. Dopo la direttissima i tre sono tornati in libertà con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Un crescendo di violenza che non lascia indifferente chi ogni giorno lavora per garantire la sicurezza in città. «Il ferimento del collega - dice il segretario del Sim carabinieri Umbria - rimane un tragico monito sulla necessità di investire nella sicurezza pubblica e nel benessere degli operatori delle forze dell’ordine per assicurare un ambiente sicuro e protetto per tutta la comunità».

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