Bambino nato morto, la madre colpita da malore: sette indagati

Ieri la mamma è tornata in ospedale e le hanno dovuto togliere parte della placenta che non le era stata rimossa completamente

Bambino nato morto, la madre colpita da malore: 7 indagati
di Teodora Poeta
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Giovedì 11 Maggio 2023, 11:08

Il ricovero programmato per far nascere il bimbo, già arrivato alla 41esima settimana di gestazione, doveva essere per il giorno successivo, ma quei dolori improvvisi, erano le prime contrazioni, hanno anticipato anche se di poco i tempi e purtroppo cancellato definitivamente la felicità. Sono sette, tra medici e personale del reparto di Ostetricia a ginecologia dell’ospedale Mazzini di Teramo, gli indagati per omicidio colposo nell’inchiesta che la procura ha immediatamente aperto all’indomani della querela presentata dal papà del bimbo che sabato scorso sarebbe dovuto venire al mondo, ma è invece nato morto. Anche la Asl ha subito avviato una propria indagine interna per accertare la dinamica di quanto accaduto. Oggi, su disposizione della magistratura (titolare del fascicolo è la pm Francesca Zani) verrà conferito l’incarico per eseguire l’autopsia sul corpicino al medico legale Cristian D’Ovidio, mentre i familiari, che sono assistiti dall’avvocato Gennaro Lettieri, nomineranno come consulente di parte Ildo Polidoro, responsabile della medicina legale di Pescara. Anche gli indagati, che in questa fase hanno ricevuto gli avvisi di garanzia a tutela, potranno nominare propri consulenti per partecipare all’esame irripetibile che verrà eseguito nel pomeriggio.


Da stabilire c’è la causa del decesso del piccolo, partendo proprio da quel sabato pomeriggio, durante il quale la donna, che pare avesse avuto una gravidanza normale ossia senza particolari complicanze e non a rischio, è rimasta in osservazione nel reparto dalle 15, quando è stata visitata la prima volta, fino al suo ingresso in sala parto per un cesareo d’urgenza. E’ a quel punto che tutto sarebbe precipitato velocemente. Al momento ci sono ancora diversi aspetti poco chiari, che solo l’autopsia potrà accertare. La Asl ha subito parlato di una morte intrauterina, confermando, quindi, che il piccolo sia venuto al mondo già senza vita. Ma anche questo fa parte dei dubbi che dovranno essere chiariti. Così come le procedure seguite in sala e quelle precedenti, quando la donna è rimasta attaccata ai tracciati in reparto. Ieri, come se non bastasse ciò che ha dovuto già sopportare sia fisicamente sia soprattutto psicologicamente, si è sentita nuovamente male ed è tornata in ospedale. L’amara sorpresa è stata scoprire che le hanno dovuto togliere parte della placenta che non le era stata rimossa completamente. T.Poe.
 

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