«Lo Stato ha fatto in modo che Alice morisse e finirà per restituirci un cadavere anche con Alberto». Lo dice all'Adnkronos Antonella Zarri, mamma di Alice Scagni, uccisa a Genova dal fratello Alberto il primo maggio dello scorso anno con 24 coltellate, dopo l'aggressione subita dal figlio nel carcere di Valle Armea a Sanremo.
Le parole della madre di Scagni
«Ci aspettiamo una nuova aggressione a nostro figlio.
Il ricordo della figlia
«Mia figlia è stata una coraggiosa vittima che è andata incontro al suo assassino. Ed io, mamma di una giovanissima mamma uccisa, tre ore dopo aver allattato, oggi sto in pena per la vita del suo omicida. A volte nemmeno io so come faccio a tenermi ancora in piedi - continua - Se Alberto fosse stato messo per tempo in Tso, in una situazione di sua sicurezza psichica, non avrebbe avuto il delirio che lo ha portato a fare quello che ha fatto. Il 112 non ha fatto nulla quando lo abbiamo chiamato, non ha cercato Alberto. Cosa fanno le forze di polizia quando vengono sollecitate? È aberrante quello che è capitato a noi e che continua a capitare. Noi abbiamo servito i segnali su un piatto d'argento, il delirio psichico di Alberto era conclamato in sede di incontri in salute mentale eppure negato in sede di processo».