Jessica Maria Spampinato, a 33 anni uccisa dal male in dieci mesi: lascia marito e due figli di 7 e 11 anni

Il dramma a Treviso. Il marito: "Hai combattuto fino alla fine"

Jessica Maria Spampinato, a 33 anni uccisa dal male in dieci mesi: lascia marito e due figli di 7 e 11 anni
di Claudia Borsoi
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Venerdì 15 Marzo 2024, 07:51 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 11:44

TARZO (TREVISO) - Ha combattuto fino alla fine, nella speranza di poter crescere i propri figli e di realizzare i suoi sogni assieme al marito Enrico. Alla fine, l'altra notte, Jessica Maria Spampinato, 33 anni, ha dovuto arrendersi e si è spenta all'Hospice Antica Fonte di Vittorio Veneto. Accanto a lei i due bimbi di 11 e 7 anni e tutta la sua famiglia, distrutti dal dolore. Jessica era giunta in Veneto nel 2000. Il padre, falegname, si era trasferito dalla Sicilia a Corbanese. Da ragazza aveva cominciato a frequentare i corsi per estetista alla scuola professionale di Lancenigo. Ed è lì, sul treno che prendeva per andare a scuola, che aveva conosciuto Enrico. Anche lui giunto con la famiglia dalla Sicilia a San Vendemiano, e anche lui era studente in una scuola professionale di Mestre.

La famiglia

La loro storia d'amore sboccia qualche anno dopo, e con essa anche tanti progetti. A cominciare dalla vita insieme. Arrivano anche due bambini, un maschietto e una femminuccia. Enrico lavora in un'azienda metalmeccanica di Vittorio Veneto, lei invece cinque anni fa trova lavoro all'estetica Fisioline di Conegliano, in via Verdi.

Cresce la famiglia, e con essa i progetti. Jessica e Enrico ne hanno tanti, e lavorano sodo per realizzarli. A cominciare dalla casa. Ne comprano una a Tarzo. Ma Jessica vuole costruire il suo sogno: avere uno studio di estetica tutto suo. Il lavoro le piace, e così pensa di cominciare a risparmiare per poter rilevare quello in cui lavora. Lì si trova bene, le clienti la apprezzano. Tutto bene. Fino a quando, a maggio, qualcosa non va.

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La terribile diagnosi

La diagnosi è terribile, le speranze poche. Ma lei lotta come di più non si può, aiutata dalla famiglia. Comincia la corsa disperata della speranza, contro il tempo: visite, analisi, consulti, terapie. Tutto inutile. 
A dicembre la situazione precipita, ma Jessica prepara il Natale per la sua famiglia come meglio non potrebbe. Nei giorni scorsi il trasferimento all'hospice, e la fine. 

Il marito Enrico è distrutto, ma lucido nel ricordare la moglie e la mamma: «Ha dedicato la sua vita alla famiglia e al lavoro, che amava tanto, combattendo fino alla fine». Straziante anche il ricordo della sorella Desirée sui social: “La mia grande guerriera, donna forte e meravigliosa, solare e splendente, vita mia. Fai buon viaggio, ti amo”.

I funerali, che saranno celebrati dal parroco don Francesco Cerruti, si svolgeranno sabato, alle 10.30, nella chiesa di Tarzo. «La ricordo – racconta don Francesco – sempre con il sorriso e poi per essere stata una grande ascoltatrice, una qualità oggi rara». 
La famiglia ha chiesto che eventuali offerte, al posto dei fiori, vengano destinate all'asilo, già frequentato dai due figli. 

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