Ventitrè anni di carcere per Rassoul Bissoultanov accusato dell'omicidio di Niccolò Ciatti avvenuto nell'agosto del 2017 nel corso di un violento pestaggio fuori ad un locale di Lloret de Mar in Spagna. Lo hanno deciso i giudici della Corte d'Assise di Roma non accogliendo la richiesta di ergastolo avanzata dalla Procura. I giudici, al termine di una camera di consiglio di oltre tre ore, non hanno riconosciuto le aggravanti degli abbietti e futili motivi. «Quello che Bissoultanov ha fatto nei confronti di Niccolò credo sia di una crudeltà unica - ha commentato il padre, Luigi - Sicuramente non è l'ergastolo che pensavamo potesse arrivare per questo assassino: il vero condannato, innocente, è stato in primo luogo mio figlio».
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La sentenza
Nel corso della requisitoria il pm Erminio Amelio ha ricostruito le tappe della vicenda, anche dal punto dal punto di vista giudiziario.
Bissoultanov era un atleta di Mma e non aveva potuto partecipare ai campionati nazionali in Francia per problemi di cittadinanza. «Anche i giudici spagnoli nella loro sentenza hanno detto che quel calcio è stato dato con l'intento di uccidere» ha aggiunto il rappresentante dell'accusa. Le fasi dell'aggressione sono state immortalate anche da una telecamera di sicurezza presenti nella zona. «Un filmato che da solo sarebbe sufficiente per poter celebrare il processo e che dimostra come l'imputato abbia colpito Niccolò con cieca violenza», ha detto il pm affermando che il 22enne di Scandicci «non aveva insultato né colpito nessuno: non era ubriaco né sotto effetto di droghe». Bissoultanov venne estradato in Italia nel dicembre 2021 dalla Germania. È tornato libero alcune settimane dopo alla luce di una istanza, accolta dai giudici, su un difetto di procedura. Da quel giorno di lui si sono perse le tracce.