Re Carlo torna e visita i malati: «Il cancro? Un grande choc. Sto bene, ma anch’io presto dovrò fare la chemio»

Dopo tre mesi primo incontro pubblico per il sovrano

Re Carlo torna e visita i malati: «Il cancro? Un grande choc. Sto bene, ma anch’io presto dovrò fare la chemio»
di Vittorio Sabadin
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Mercoledì 1 Maggio 2024, 00:26 - Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 09:47

Tre mesi dopo avere annunciato di essere malato di cancro, re Carlo III è ritornato a incontrare persone e a stringere mani. Lo ha fatto al Macmillan Cancer Centre dell’University College Hospital di Londra, dove si è intrattenuto a lungo con medici e pazienti.

È significativo che il primo nuovo impegno pubblico del Sovrano, che continua a sottoporsi a cicli di cure, sia stato programmato in un ospedale nel quale molte altre persone lottano contro un tumore. Ne ha parlato con loro da pari a pari: «È stato uno choc – ha confessato a un paziente – quando ho saputo della diagnosi. Non è così quando te le dicono?».

 

E a un altro che gli chiedeva come stava: «Beh, bene, grazie, non troppo male». E a una donna che andava alla chemio: «Avrò anch’io il mio trattamento più tardi». Accompagnato dalla regina Camilla, Carlo è apparso un po’ pallido e dimagrito, ma anche felice di essere tornato al lavoro.

Nelle foto si nota un sottile velo di malinconia negli occhi, del tutto comprensibile vista la malattia che lo affligge e le preoccupazioni per la nuora Kate. Carlo invece ha voluto farsi vedere, nonostante i medici che lo assistono si dichiarino solo «sufficientemente soddisfatti» di come stanno andando le cose. Nel prudente linguaggio di Buckingham Palace “sufficientemente” significa che le cure danno risultati vicini alla sufficienza, ma lontani da quello che si sperava. Il re ha però insistito per un’uscita pubblica, soprattutto perché venerdì scorso il sito di pettegolezzi americano Daily Beast aveva lasciato intendere, citando solo voci, che le sue condizioni erano molto gravi e che erano stati cambiati in tutta fretta i piani per il funerale. Quando girano false voci del genere, la cosa migliore, come ripeteva la regina Elisabetta, è farsi vedere e mostrare che non è vero. E farsi vedere in un ospedale per la cura del cancro è stata la scelta migliore. 


«MAI AVERE PAURA»
Ancora una volta, Carlo ha lanciato un messaggio molto forte: non bisogna avere paura, non bisogna nascondersi, il cancro si può combattere e bisogna stare vicini alle persone che ne sono colpite nel lungo e pesante cammino che porta alla guarigione. Poco prima della visita, Buckingham Palace ha annunciato che Carlo diventava il patrono della Cancer Research Uk, carica che aveva prima avuto sua madre. Anche Camilla è presidente di un’associazione analoga, mentre il principe William ha visitato ieri un centro per la prevenzione del suicidio. 


REALI IN DIFFICOLTÀ
La Royal Family attraversa un periodo molto difficile, e vuole a maggior ragione essere vicina a chi soffre e ha bisogno di aiuto.  I medici che hanno dato a Carlo il permesso di riprendere gli impegni pubblici hanno avvisato che non si sa a quali eventi dell’estate il Re potrà partecipare. Si deciderà di volta in volta, a seconda dell’andamento della malattia. All’orizzonte ci sono la visita dell’imperatore del Giappone Naruhito con la moglie Masako, le celebrazioni il 6 giugno per l’ottantesimo anniversario dello sbarco in Normandia, il Trooping the Colour per il compleanno del Re il 15 giugno, e poi il Royal Ascot, i garden parties, la riunione del paesi del Commonwealth a Samoa. Difficile che Carlo possa essere presente a tutti gli impegni. William è tornato in servizio il 18 aprile dopo le vacanze pasquali dei figli e lavora più di quanto vorrebbe. Preferirebbe stare vicino a Kate, ma non è possibile.

È diventato ancora più riservato e non risponde alle domande su come sta la principessa. Avere Harry di nuovo in famiglia farebbe comodo, ma non ci sono possibilità che questo avvenga. Il duca di Sussex arriverà da solo a Londra l’8 maggio, dormirà in albergo e nessun royal lo raggiungerà alla cerimonia per gli Invictus Games nella cattedrale di St Paul. Non sono per ora previsti incontri né con Carlo né con William e Kate. Pochi giorni dopo Harry e Meghan partiranno per la Nigeria su invito del Capo di stato maggiore del Paese e a Londra si teme che si comporteranno come dei royals in visita. Meghan ha fatto sapere di avere per il 43% origini nigeriane e ha preparato il terreno per una calda accoglienza. Quando Diana andò in Nigeria nel 1990 visitò un lebbrosario e abbracciò tutti, medici, infermieri e pazienti, dando un esempio che non resta che seguire. 

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