Fax, contro-fax e ospitata tv. Chiamato in causa da Giorgia Meloni, che nell'aula del Senato ha sventolato una copia della missiva che l'allora ministro degli Esteri del governo Conte inviò nel 2021 a Bruxelles «col favore delle tenebre» per dare l'ok al Mes, Luigi Di Maio passa al contrattacco. E dopo mesi di silenzio quasi totale, torna in tv per dire la sua su come andarono le cose con l'assenso al fondo salva-Stati.
Lo farà stasera, ospite di Piazzapulita su La7.
Ritorno in campo
Per la verità a smentire questo scenario era stato lo stesso Di Maio, proprio durante l'intervista su Rai3. «Gli italiani sono stati chiari nei miei confronti, alle elezioni politiche non ho superato l'1% quindi per me si è chiusa una fase», aveva spiegato. Per poi assicurare che «non penso più alla politica, né per ora né per il futuro: sarebbe accanimento terapeutico». Eppure. Eppure non è escluso che, oltre a replicare alle accuse di Meloni di aver approvato il Mes «alla chetichella», l'ex leader grillino possa decidere di togliersi qualche altro sassolino dalla scarpa. E magari di pensare a un suo ritorno sulla scena. Del resto l'incarico di Di Maio nel golfo scadrà nel febbraio 2025, tra oltre un anno. Dopo, chissà.
L'altro fax
Nel frattempo, come riportato da Repubblica, Di Maio questa sera su La7 dovrebbe mostrare un altro fax, precedente a quello fatto vedere in aula dalla premier. Un documento che secondo l'ex titolare della Farnesina dimostrerebbe come sulla riforma del salva Stati non ci sia stato alcun colpo di mano, ma tutto fosse previsto già dal dicembre 2020, quando il governo Conte era ancora pienamente in carica. Insomma: si annunciano scintille.