Morto in moto a 27 anni, scatta l’indagine su un automobilista

Accertamenti degli investigatori sulle fasi immediatamente successive alla caduta: il giovane sarebbe stato investito

Josu Salazar
di Michele Milletti
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Martedì 7 Maggio 2024, 07:00

PERUGIA – Un dramma e un’indagine. Perché un ragazzo che tra dieci giorni avrebbe compiuto 28 anni morto in moto è un dramma. Ma anche perché ci sono elementi da chiarire, da escludere o al contrario da inquadrare nel contesto di quel dramma.

GLI ACCERTAMENTI

Per questo motivo la Procura sta coordinando le indagini della polizia stradale, per capire se nel tragico incidente accaduto a Josuè Salazar nella notte tra sabato e domenica possa emergere o meno qualche profilo di responsabilità. Non tanto in relazione alla caduta dalla moto, quanto per quello che può essere accaduto negli istanti immediatamente successivi alla perdita di controllo del mezzo da parte del ragazzo.

Il sospetto, tutto da confermare e per il quale ci sono accertamenti in corso, è quello che il giovane una volta caduto possa essere stato investito. Accertamenti tecnici legati alla proprio alla dinamica di quanto accaduto in quel pericolosissimo tratto di Raccordo, la curva in direzione Ponte San Giovanni proprio prima dell’immissione in E45 per chi viene da Perugia, che necessitano di un inevitabile accertamento.

Un sospetto in un qualche modo confermato, anche se il condizionale è chiaramente tutto ancora d’obbligo, proprio con il passare delle ore analizzando non solo quanto possono “raccontare” i segni lasciati sulla strada ma anche evidentemente quanto qualche telecamera nella zona possa aver ripreso.

Secondo quanto si apprende, l’eventuale investimento sarebbe avvenuto non solo (come già detto) successivamente alla caduta del ragazzo in moto ma anche in una corsia diversa rispetto a quella che stava percorrendo l’auto con l’automobilista che dunque, sostanzialmente, si sarebbe visto finire addosso il motociclista.

Chiaro dunque come non solo siano necessari certi accertamenti sull’incidente ma come risulti essere fondamentale anche l’accertamento autoptico per stabilire in modo più accurato possibile le cause di morte del ragazzo.

Il motivo è evidente: capire se all’origine della caduta del ragazzo possa esserci stato un malore improvviso che gli abbia fatto perdere il controllo della moto senza possibilità di salvarsi, oppure se le cause della morte siano da riscontrare esclusivamente nelle ferite riportate dopo la caduta.

Appare come detto evidente come sia fondamentale incrociare questi dati ed elementi, perché alla luce di quanto emergerà in sede di autopsia (che secondo quanto si apprende sarà disposta e poi svolta nelle prossime ore) anche per inquadrare il peso che possa aver avuto l’investimento successivo alla caduta.

Va detto come dalle stesse auto che in quel momento si trovavano in zona quando il giovane ha perso l’equilibrio sulla sua moto sia partita immediatamente la richiesta di intervento a 118, polizia stradale e vigili del fuoco.

Gli accertamenti sono andati avanti fino alle prime ore di domenica, con la strada chiusa per diverso tempo e con persone che “risalendo” verso Perugia intorno alle cinque del mattino hanno notato come ancora gli investigatori fossero al lavoro per cristallizzare nel modo migliore la scena del dramma.

Josuè era tornato a vivere a San Sisto da qualche giorno assieme alla mamma, dopo aver passato un periodo in Ecuador dove è nato. Raccontano i suoi amici come avesse il sogno di fare il meccanico vista proprio la sua grande passione per le moto.

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