allarme su costi aggiuntivi - dell’ordine di miliardi di euro - che sanno legati allo standard sulle emissioni Euro 7.

Germania, bufera sull’Euro 7 nel governo. Allarme sui costi, Wissing (Min. Trasporti) allineato con ceo veicoli pesanti Traton

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BERLINO - In Germania soffiano venti di rivolta nei confronti delle decisioni prese a Bruxelles in tema di transizione ecologica della mobilità e dei trasporti. Arrivano da Monaco dove ha sede il colosso dei veicoli pesanti Traton, filiale del Gruppo Volkswagen che opera con i marchi M.a.n, Scania, Navistar e Volkswagen Caminhões & Ônibus. Come riportato dal magazine specializzato Automobilwoche, proprio Il ceo di Traton Christian Levin e il cfo Annette Danielski hanno lanciato l’allarme su costi aggiuntivi - dell’ordine di miliardi di euro - che sanno legati allo standard sulle emissioni Euro 7.

In un’intervista al settimanale Welt am Sonntag il numero uno del marchio M.a.n Alexander Vlaskamp aveva detto che «nel caso in cui la legge arrivi così come è ora prevista, saremo gravati da enormi costi, circa un miliardo di euro, da investire in una tecnologia in scadenza, anche se siamo di fronte a una trasformazione enorme». «Le regole proposte per abbattere le emissioni sono definite in modo così rigoroso che in realtà avremo bisogno di più carburante cosa che ridurrà gli ossidi di azoto solo marginalmente» - ha spiegato Vlaskamp. Invece di nuovi standard sulle emissioni, il numero uno del marchio M.a.n ha chiesto sussidi per l’acquisto di nuovi camion Euro 6 per sostituire i mezzi più vecchi.

L’industria, sia produttori di automobili che di autocarri, sta esercitando forti pressioni contro l’adozione di nuovi standard sulle emissioni per i motori a combustione. Un “vento” contrario che soffia anche da Berlino, in ambito governativo. Anche se il ministro dell’Ambiente Steffi Lemke (partito dei Verdi) insiste affinché l’ Euro 7 venga lanciato entro un anno, il ministro dei trasporti Volker Wissing - che ha recentemente parlato di un errore nell’addebitare costi considerevoli all’industria automobilistica e ai produttori di veicoli commerciali - ha invece manifestato tutta la sua contrarietà. Le future normative, ribadisce Automobilwoche, sono contraddittorie su altre limitazioni, che potrebbero “colpire” anche le auto 100% elettriche e quelle a idrogeno.

La norma Euro 7 prende infatti in considerazione inquinanti come il particolato dovuto all’abrasione dei pneumatici e alla polvere degli impianti frenanti, rendendo “a rischio” anche veicoli ritenuti green. Gli stati dell’Unione Europea e il Parlamento di Bruxelles dovranno dunque rinegoziare il progetto e concordare una linea comune. Attualmente è previsto che le regole Euro 7 entrino in vigore nel 2025 per le auto e nel 2027 per i mezzi da trasporto e gli autobus. 

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Mercoledì 19 Luglio 2023 - Ultimo aggiornamento: 21-07-2023 09:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA