Patrese ricorda Ayrton: «Senna era un amico ma in pista finì a ruotate. Dovevamo correre insieme sulla Ferrari»
Patrese ricorda Ayrton: «Senna era un amico ma in pista finì a ruotate. Dovevamo correre insieme sulla Ferrari»
Adrian Newey lascia la Red Bull, la Ferrari tenta il dream team con Hamilton
Luca di Montezemolo, in un'intervista a Rai Sport,fa gli auguri per il nuovo anno alla "Rossa": «Auguro nel nuovo anno alla Ferrari e a Vettel di vincere, di avere una macchina competitiva. Bisogna tornare a vincere, sostenendo senza troppa fretta e pressione Leclerc». Ma il passaggio più importante riguarda Michael Schumacher, che il 3 gennaio compirà 50 anni: «Io spero, perché gli voglio bene, che possa succedere qualcosa ma non voglio dire altro, se non che so che Michael lotta, che ha tanta determinazione e una famiglia magnifica intorno». Lo dice l'ex presidente della Ferrari sulla situazione del campione caduto cinque anni fa mentre sciava a Meribel e finito contro una roccia roportando un terribile trauma cranico.
Una speranza tuttavia in contrasto con quanto sostenuto nei giorni scorsi sulla Bild dal neurobiologo del Max-Plank Institut, Tobias Bonhoffer, secondo il quale «in generale la rottura del tessuto nervoso nel cervello o del midollo spinale non è riparabile. Questa è la differenza con tutti gli altri tessuti umani, come per esempio la pelle o il fegato le cui cellule si rigenerano» e che se in alcuni casi di incidente alcune cellule sostituiscono il lavoro di quelle danneggiate «nel caso di un serio danneggiamento del cervello, come quello che apparentemente è accaduto a Schumacher, non ci sufficienti cellule nervose a disposizione che possano svolgere il lavoro delle altre».
ACCEDI AL Il Messaggero.it
oppure usa i dati del tuo account