NAPOLI - Nel mondo dello yachting si va affermando sempre più il concetto di wellbeing, ovvero la ricerca del benessere da vivere a bordo non solo negli agi e nel lusso tipici degli yacht di grandi dimensioni, e non solo mirando al mero raggiungimento di una meta, ma ricercando esperienze di navigazione diverse, improntate al piacere di vivere in armonia con l’ambiente marino e con la consapevolezza di contribuire in qualche modo alla sua salvaguardia.
Tra i primi a concentrare la propria attenzione su questi valori ormai sempre più diffusi c’è Arcadia, il cantiere di Torre Annunziata affacciato sul golfo di Napoli che dal 2018 costruisce yacht eco-friendly, caratterizzati da uno stile originale, che privilegia spudoratamente il contatto con il mare (murate di poppa molto basse, spazi aperti come terrazze sull’acqua) e persegue sin dagli esordi la ricerca dell’ecocompatibilità anche nella costruzione, utilizzando pannelli solari e materiali non convenzionali, progettati in collaborazione con ricercatori universitari e condivisi con una clientela aperta all’innovazione.
E’ dunque su queste basi che il cantiere guidato da Ugo Pellegrino si prepara ora a lanciare sul mercato l’A96, yacht di 29 metri destinato a recitare un ruolo da star al prossimo Salone di Cannes (12-17 settembre), dove verrà presentato in anteprima mondiale. Nell’occasione Arcadia esporrà anche alcuni dei suoi modelli di punta: l’A85 e gli Sherpa 60 e 80, imbarcazioni caratterizzate dalla grande ampiezza dei volumi e da pozzetti e spiaggette di poppa grandi e il più possibile a pelo d’acqua.
Il concept del nuovo A96, le linee esterne e l’ingegnerizzazione sono frutto delle forze interne al cantiere, mentre per l’interior design si è ricorso all’estro di Igor Lobanov, eclettico talento di provenienza russa con uno studio di progettazione a Barcellona. Al momento non sono disponibili molti dettagli ma è certo che il layout sarà multi flessibile e prevederà cinque cabine per la notte e cinque posti letto per l’equipaggio. Quanto agli spazi esterni, dalle prime immagini diffuse dal cantiere sembra di capire che per privilegiare la terrazza sul mare i tender sono stati sistemati a prua.
“La ricerca del contatto con la natura – informa una nota di Arcadia - è oggi ancora più profonda e convinta, gli ambienti sono stati progettati in continuo dialogo tra indoor e outdoor grazie alle enormi porte-finestre trasparenti e apribili. Gli spazi, poi, non solo sono stati concepiti per diventare un tutt’uno con la natura circostante, ma anche per offrire la possibilità di alternare momenti di convivialità ad altri di totale privacy. La barca è stata progettata come un resort in mezzo al mare in cui è possibile riavvicinarsi al proprio io e recuperare le energie necessarie alla vita quotidiana”.
Il sistema propulsivo è composto da quattro Volvo Penta IPS1.200 (oppure 1.350, in optional). Per ora non sono state fornite anticipazioni sulle prestazioni, ma in cantiere tengono a sottolineare che “la scelta della motorizzazione permette di ottimizzare lo spazio nobile e arretrare la fonte di rumore e vibrazioni nella zona poppiera”.
Tra i pregi annunciati vengono segnalate la manovrabilità tramite joystick, la stabilità (grazie al sistema di pinne stabilizzatrici ad attuazione elettrica di CMC Marine) e alcune soluzioni innovative come l’attracco assistito e la surround view, ovvero il sistema di telecamere che assicura vista panoramica a 360 gradi. Secondo il cantiere, inoltre, “il basso pescaggio e i limitati ingombri dei motori rendono A96 un’imbarcazione in grado di navigare praticamente ovunque”.