Il percordo Raid Olimpiadi 2024

Partita la Missione Olimpiadi 2024: un raid di 3.100 miglia tra mare e fiume, su un RIB Nuova Jolly motorizzato Suzuki

di Sergio Troise
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“Missione Olimpiadi 2024”. Si chiama così il raid-avventura organizzato dal Club del Gommone di Milano, sodalizio non nuovo a esperienze del genere, che vedrà protagonisti sette equipaggi che si alterneranno a bordo di un RIB Nuova Jolly, il Prince 24, spinto da un fuoribordo Suzuki DF300AP.

Già partito da Varazze sabato 26 aprile, questo raid, che ha ottenuto il patrocinio della Federazione Italiana Motonautica e di Confindustria Nautica, raggiungerà la capitale francese dopo 3.100 miglia, passando per Gibilterra, navigando nel Mediterraneo, poi nell’Atlantico per risalire la Senna fino ai pontili del Port de L’Arsenal, a ridosso di Place de la Bastille.

Il 2 giugno è la data stimata per la fine del raid. Ma attenzione: nei piani c’è già un sequel programmato tra maggio del 2025 e febbraio del 2026, quando le Olimpiadi, stavolta quelle invernali, approderanno a Milano. L’obiettivo dichiarato dal presidente del Club del Gommone Virginio Gandini è “unire idealmente Parigi a Milano creando un gemellaggio per celebrare i più grandi eventi dello sport che ci attendono nei prossimi due anni”.

Ai comandi del battello – un gommone di 7,5 metri - si alterneranno vari equipaggi di esperti gommonauti, tutti appassionati, ben organizzati e consapevoli che con un RIB di qualità e un motore performante, affidabile e di serie, si può realmente arrivare anche dove sembra davvero impossibile.

L’imbarcazione messa a disposizione da Nuova Jolly è un Pince 24, ovvero un battello pneumatico con console centrale di 7,50 metri di lunghezza per 3 di larghezza, omologato CE in categoria B: può navigare con vento fino a forza 8 e onde con altezza significativa fino a 4 metri, quello che si riconosce come “mare agitato”. Oltre alla qualità della costruzione, il punto di forza è la sua carena che gli consente di affrontare in sicurezza anche il mare formato.

La motorizzazione è affidata, come detto, al fuoribordo Suzuki DF300AP, modello che appartiene alla serie “Drive by wire”, cioè con comandi elettronici. “Un motore che ci dà grandi soddisfazioni” dichiara Paolo Ilariuzzi, direttore della Divisione italiana Moto e Marine del marchio giapponese, aggiungendo che “tra le qualità ormai consolidate ci sono non solo le prestazioni e l’affidabilità, ma anche la capacità di contenere i consumi e, di conseguenza, le spese di gestione”.

Il cuore di questo modello – vale la pena ricordarlo - è un propulsore V6 inclinato di 55° con cubatura da 4.028 cc e 4 valvole per cilindro, gestite dalla tecnologia VVT (Variable Valve Timing) che garantisce una coppia poderosa ai bassi e medi regimi. Tra le qualità riconosciute, la possibilità di utilizzare eliche con diametri importanti per sfruttare al meglio l’efficienza propulsiva, il contenimento delle vibrazioni e, di conseguenza, la maggiore stabilità durante la navigazione. Altra importante fiche tecnica è il sistema “consumameno” (Suzuki Lean Burn), a combustione magra, che ha pochi raffronti in quanto a resa, consentendo riduzioni fino al 14% e contribuendo anche al contenimento delle emissioni nocive.

A fine raid saranno disponibili i dati su prestazioni e consumi, e si potrà avere un quadro esaustivo del comportamento dinamico dell’imbarcazione e del rendimento del motore adottato. Intanto ecco, qui di seguito, il piano di navigazione annunciato alla partenza avvenuta il 20 aprile dalla Liguria.

20-24 aprile: Genova–Varazze-Marsiglia–Barcellona (435 miglia) con l’equipaggio composto dai gommonauti Eugenio Severgnini, Carla Gnemmi, Daniela Covati, Giuseppe Cella.

25-30 aprile: Barcellona–Baleari-Cartagena (485 miglia), con Thomas Panagiotopoulos, Cristiano Segnini, Angelo Segnini.

1-7 maggio: Cartagena–Gibilterra Faro (421 miglia), con Marco Mosca, Matilde Mosca, Angelo Giorgio, Edoardo Villani, Ferdinando Telò, Maya Telò.

8-14 maggio: Faro–La Coruna (531 miglia). Equipaggio: Alberto Meraldi, Maurizio Beltrami, Gaetano Spadaccino, Alberto Redaelli.

15-21 maggio: La Coruna–Arcachon (410 miglia). Equipaggio: Franco Bodini, Michele Audichelo, Ambrogio Fumagalli, Christopher Piercey.

22-29 maggio: Arcachon–Saint Malò (488 miglia). Equipaggio: Alberto Bagagli, Fabio Peschiera, Paolo Onidi.

30 maggio-2 Giugno: Saint Malò-Parigi (353 miglia). Equipaggio: Virginio Gandini, Giuseppe Cervo, Enrico Bassignana, Giuseppe Marinaro, Franco De Gradi.

Gli appassionati che vorranno seguire lo svolgimento di Missione Olimpiadi 2024 potranno collegarsi al tracciatore GPS Spot Gen4 al seguente link: https://maps.findmespot.com/s/DMTZ/9F.

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Giovedì 2 Maggio 2024 - Ultimo aggiornamento: 12:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA