Il Registro ha 50 anni, a Cremona i gioielli del marchio

Alfa Romeo, il Registro ha mezzo secolo
a Cremona sfilano i gioielli del marchio

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CREMONA. Storia, passione, cultura e spettacolo. Su queste tre direttrici si sono svolte nell’ultimo weekend di giugno le celebrazioni per i 50 anni del Riar, il Registro Italiano Alfa Romeo, benemerita istituzione che riunisce, in Italia e all’estero, collezionisti e appassionati delle vetture prodotte dalla gloriosa casa del Biscione.

Dalla P2 alla Giulia. L’evento si è svolto a Cremona, con il patrocinio dell’amministrazione comunale e la partecipazione di 102 vetture storiche, una per ogni anno del marchio, tra le quali anche la mitica P2, la prima Alfa campione del mondo, che proprio sul circuito di Cremona debuttò, vincendo, nel 1924 con Antonio Ascari.
E’ stato un vero e proprio viaggio nel tempo, attraverso uno dei simboli del made in Italy più famoso nel mondo: dalle eleganti e lussuose vetture degli anni 20 alle fiammanti sportive degli anni 30, quelle che videro le gesta di Tazio Nuvolari e Achille Varzi, fino alle agili e veloci vetture degli anni 40 e 50 e alle più moderne Giulia, nate – proprio come il Riar - nel 1962. Un anno speciale, nella storia dell’Alfa Romeo, che nel ’62 vide nascere anche la pista di Balocco, oggi un vero e proprio centro prove dove vengono collaudate tutte le auto del gruppo Fiat, compresa la Giulietta, la compatta sportiva che finalmente sta regalando anche soddisfazioni commerciali all’Alfa Romeo (in Italia “tira” più della Golf).

Le regine del passato.
Durati tre giorni, i festeggiamenti a Cremona si sono aperti con un aperitivo sotto i portici di Palazzo Comunale e il successivo concerto, all’interno della Cattedrale, del maestro Antonio De Lorenzi, esibitosi con due preziosi violini della Collezione “Gli Archi di Palazzo Comunale”: lo Stradivari 1715 e l’Andrea Amati 1566. Autentici pezzi d’antiquariato, esattamente come alcuni dei modelli Alfa Romeo più pregiati tra quelli che hanno partecipato alle sfilate e alle esposizioni. Tra questi, una RL Super Sport carrozzeria Vanden Plas (1925); una 6C 1500 Super Sport carrozzeria Carlton Carriages (1929); una 6C 1750 Gran Sport carrozzeria Zagato (1930); una 6C 2300 B Mille Miglia carrozzeria Touring Superleggera (1938); una 6C 2500 (256) carrozzeria Touring Superleggera (1939) e una 6C 2500 Super Sport carrozzeria Bertone (1940).

L’orgoglio ritrovato. Le celebrazioni sono culminate nello show del gran finale, allestito nella Piazza del Comune con un crescendo spettacolare ideato da Nikos Lagousakos, il coreografo delle cerimonie olimpiche di Atene e Torino, che ha regalato una serata di ritrovato orgoglio ai tanti alfisti ritrovatisi a Cremona. Cinque quadri viventi, tra giochi di luce e proiezioni, si sono succeduti per raccontare la storia del Riar e i suoi valori. “La nascita” ha aperto lo spettacolo, rievocando la fondazione del club per mezzo di un intreccio musicale e coreografico di contemporaneità e classicità. “Passione”, il secondo quadro, ha messo in scena, attraverso un dialogo tra il corpo di ballo e le vetture esposte sulla piazza, il carattere dinamico, energico e passionale del Riar. Il terzo quadro, “Armonia & Fascino”, ha tradotto in un duetto tra una violinista e un ballerino la storia d’amore e complicità tra l’Alfa Romeo e il Riar.
Percussioni contemporanee hanno poi avvolto la piazza per consentire alla Squadra Italiana Sbandieratori di rappresentare “Potenza & Eccellenza”, dando il benvenuto a due delle regine della serata: due ruggenti Alfa Romeo GTA da corsa, una Giulia Sprint GTA ed una GTA 1300 Junior, entrambe Gruppo 2 e dotate degli immortali quanto “scenografici” scarichi laterali, in grado di riempire, con il loro rombo, la notte di Cremona. A conclusione dello spettacolo, “Celebrazione”: un momento onirico sospeso tra passato, presente e futuro del Riar, che ha visto il volo di una danzatrice tenuta sospesa nell’aria da 300 palloni gonfiati a elio.

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Martedì 26 Giugno 2012 - Ultimo aggiornamento: 17-09-2012 11:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA