Un tagliando dell'assicurazione: ormai molti sono falsi

Le associazioni dei consumatori:
«In Italia 4 milioni di auto senza polizza»

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ROMA - I dati diffusi dall’Ivass sulla crescita delle tariffe rc auto in italia, Dimostrano come gli automobilisti italiani «siano i più tartassati d’Europa» sul fronte assicurativo, con i prezzi delle polizze in costante crescita e divari sempre più netti tra nord e sud del Paese. Al punto che oramai, secondo il Codacons, «molti cittadini, schiacciati dalla crisi economica, scelgono di non assicurare la propria autovettura, non potendo permettersi tariffe abnormi».

Sulle strade italiane circolano oggi circa 4 milioni di automobili sprovviste di copertura assicurativa, e i numeri sono in costante crescita - afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi - Alla base di tale fenomeno vi sono proprio le tariffe Rc auto, le quali hanno raggiunto livelli tali da rendere impossibile per molte famiglie assicurare la propria autovettura. La situazione più critica sul fronte della circolazione senza copertura, si registra nel sud Italia, dove i costi delle polizze crescono più che nel resto del paese, raggiungendo livelli record. Basti pensare che un neopatentato residente nel sud può arrivare a pagare una polizza rc auto fino ad ottomila euro in più rispetto ad un neopatentato che vive al nord, conclude Rienzi.

L’Italia spicca per il triste primato delle assicurazioni auto più care d’Europà: lo dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti presidenti di Federconsumatori e Adusbef. «I costi medi delle tariffe RC Auto in 18 anni (1994-2012), - si legge in un comunicato - sono più che raddoppiati passando da 391 euro del a 1.350 euro. Anche per il 2013, nonostante il crollo del mercato automobilistico e dell'utilizzo dell’auto, sono previsti ulteriori rincari di 35 euro che faranno salire il costo di una polizza per una media cilindrata (max. 1.800 c.c.) a quota 1.385 euro, con un aumento dal 1994 superiore al 250%.

Una situazione insostenibile, che non ha pari in Europa, dove gli aumenti registrati nello stesso arco di tempo in Paesi come Francia, Spagna e Germania, non hanno mai superato l’87%. A dimostrare le anomalie presenti nel settore rc auto in Italia vi sono anche i dati diffusi oggi all’Ivass, che sottolinea il boom delle tariffe per le donne: da quando, infatti, la Corte di Giustizia UE ha pronunciato la sentenza in materia di parità di trattamento uomo-donna, «ovviamentè l’adeguamento da parte delle compagnie è avvenuto al rialzo, facendo crescere in maniera esponenziale i costi delle polizze per le donne, in particolar modo le neopatentate. È ora che il Governo intervenga con fermezza - dicono le associazioni dei consumatori - per arginare i fenomeni speculativi e le numerose anomalie che caratterizzano questo settore, i cui costi sono divenuti insostenibili per le famiglie».

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Mercoledì 19 Giugno 2013 - Ultimo aggiornamento: 18:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA