PERUGIA - «Prigionieri per quasi nove ore. Con tutti i comfort, eh... Ma non è possibile bloccare quasi duecento persone per la nebbia. Mica siamo in Val Padana». Le parole sono forti, come la rabbia e il nervoso. Per essere partiti all'alba anche dall'Altotevere per prendere un aereo alle 7.55, prima posticipato di poco, poi di un paio d'ore e alla fine partito solo quasi alle cinque del pomeriggio. È quello che è accaduto a ben 180 passeggeri in partenza ieri mattina presto per Catania dal San Francesco e invece rimasti a terra fino alle 16.45 per colpa di un banco di nebbia nella conca tra Sant'Egidio e i piedi di Assisi.
«Abbiamo capito subito che qualcosa non andasse – spiega Marco, uno dei passeggeri – quando intorno alle sette e mezza abbiamo notato l'aereo in arrivo dalla Sicilia volare sopra l'aeroporto. Ha fatto qualche giro largo ma dopo un po' il comandante ha dovuto desistere». E in effetti il volo Ryanair Fr2706 partito da Catania alle 6 e atteso al San Francesco alle 7.30 alla fine è sceso in sicurezza ad Ancona, “regalando” altri transiti allo scalo appena scavalcato da Perugia nella classifica degli aeroporti italiani. Un brutto colpo, dopo le centinaia di passeggeri di tre voli passati per il Raffaello Sanzio solo poche settimane fa, ma in quel caso per colpa del vento. Passeggeri poi arrivati a destinazione dopo due ore di pullman, tra ritardi e disagi.
Disagi come quelli intanto vissuti a Perugia da chi si è visto rinviare il viaggio di quasi nove ore: tra i 180 passeggeri anche le tre classi di un istituto tecnico superiore altotiberino. «Siamo in gita, dobbiamo tornare giovedì e così abbiamo perso una giornata intera», spiegano al Messaggero. «Sono 50 ragazzi tra i 16 e i 17 anni – racconta un insegnante -, all'inizio è stato complicato tenerli, erano molto arrabbiati, poi l'hanno dovuta prendere con filosofia.