Stadio Rocchi, ci siamo: pubblicata la manifestazione di interesse, affidamento per un anno

Mossa di palazzo dei Priori a sorpresa: concessione al via il primo luglio, domande entro il 27 maggio

L’ASSESSORE Emanuele Aronne
di Massimo Chiaravalli e Paolo Graziotti
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Venerdì 10 Maggio 2024, 05:00

«Durata prevista dal primo luglio 2024 a tutto il 30 giugno: n.12 mesi». Palazzo dei Priori ha colto tutti di sorpresa ed è partito in contropiede. Quando meno te lo aspetti, ecco la zampata: il settore dell’assessorato guidato da Emanuele Aronne ha pubblicato la manifestazione di interesse per l’affidamento dello stadio Enrico Rocchi per un anno. E adesso si riaccendono le speranze dei tifosi per l’arrivo della Fc Viterbo con Piero Camilli.

Le domande vanno inviate entro il 27 di questo mese. Entrando nello specifico, ecco cosa potrà fare il nuovo concessionario. Oltre al gestire l’impianto, potrà «effettuare attività di somministrazione di alimenti e bevande quale attività aggiuntiva a quella sportiva prevalente, attraverso la gestione propria o di terzi; aprire uno store interno all’impianto per la vendita al dettaglio esclusivamente di articoli sportivi strettamente correlati all’attività; acquisire introiti derivanti da contributi per progetti sociali, attività calcio giovanile, ingressi legati a giornate a tema, eventi e affitto dei locali dello stadio a privati».

Fin qui le potenziali entrate. Poi però ci sono anche gli oneri di gestione, articolati in 17 punti. Si va dalla custodia e sorveglianza alla pulizia, dal pagamento delle utenze alla gestione degli eventi e manifestazioni, sportive e non, garantendo il presidio, la sorveglianza, la responsabilità e la gestione delle emergenze. Al Comune, nell’arco dell’anno, vanno riservate massimo dieci giornate di utilizzo dell’impianto da concordare. E ancora: chi prenderà in gestione il Rocchi sarà chiamato anche a garantirne l’equilibrio economico finanziario.

Si dovrà preoccupare della manutenzione ordinaria degli immobili, delle aree verdi, degli impianti tecnici e tecnologici «fissi e mobili di qualsiasi tipo già esistenti e di ogni elemento facente parte dell’unità immobiliare, comprese le aree di pertinenza, al fine di mantenere nel tempo la fruibilità dell’impianto nelle migliori condizioni e di garantire il buon funzionamento di tutte le attività, la sicurezza degli utenti e il decoro dell’impianto». La manutenzione ordinaria comprende, tra le altre cose, gli interventi di riparazione, rinnovamento o sostituzione delle finiture, «la tinteggiature delle pareti, il ripristino degli intonaci, la sostituzione dei vetri, la riparazione o sostituzione di serrature, maniglie, rubinetterie, la verniciatura di ringhiere, parapetti e recinzioni, gli spurghi delle fognature e tutte le riparazioni che possono essere eseguite sul posto con normali mezzi e materiali».

La manutenzione straordinaria sarà invece a carico del Comune, che riceverà il pagamento del canone annuale, calcolato in 18.400 euro più Iva da assoggettare a rialzo. Possono partecipare società sportive, associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, federazioni, associazioni sportive riconosciute dal Coni o affiliate a enti di promozione, associazioni che perseguono finalità formative, ricreative e sociali, nell’ambito dello sport e del tempo libero.

Massimo Chiaravalli

Paolo Graziotti

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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