Noleggio auto

Noleggio 2015 con il vento in poppa: lungo termine, rent e car sharing battono tutti i record

di Nicola Desiderio
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MILANO - Il noleggio auto batte ancora una volta tutti i record nel 2015 con un fatturato di 5,463 miliardi di euro (+5,7%), un immatricolato che ha raggiunto 317.119 unità (+18%), con un aumento in valore del 25%, pari al 19% dell’intero mercato ed una flotta circolante di circa 730mila veicoli (+5,9%), ma anche un progresso del car sharing.

Va tutto bene, anzi benissimo, ma… Sono i risultati pubblicati oggi con il XV Rapporto Aniasa, diffuso come ogni anno dall’Associazione nazionale Industria dell’Autoleggio e dei Servizi Automobilistici che rappresenta il settore all’interno di Confindustria. «Ancora una volta un anno eccellente» ha commentato il presidente, Fabrizio Ruggiero sottolineando che il noleggio nel 2015 ha versato all’erario 2miliardi di euro menzionando anche un interesse sempre maggiore da parte delle istituzioni e, dall’altra parte, elencando una serie di problematiche ancora aperte come il famigerato art. 94 del Cds – quello che obbliga a registrare sul libretto l’utilizzatore dell’auto per periodi superiori ai 30 giorni – e l’art. 94, ovvero quello che impedisce il noleggio dei veicoli industriali, caso unico in Europa insieme alla Grecia.

Le definizioni legali, il Cds e la fiscalità sono i nodi. Altro problema sono la definizione giuridica del vehicle sharing, il suo riconoscimento come mezzo di trasporto pubblico e le due grandi questioni fiscali in scadenza per la fine del 2016: la proroga della detraibilità dell’Iva al 40% e il superammortamento del 140%. L’opinione dell’Aniasa in merito è perentoria: occorre rimettere mano alla fiscalità generale dell’auto allineando quella aziendale a livelli europei e studiando forme di deducibilità che stimolino anche il mercato dei privati. Contrarietà netta invece per gli incentivi. «Per noi è importante un mercato dell’auto sano – ha affermato Ruggiero – dove la competizione la si fa con gli sconti, il servizio e la rete. Noi non vogliamo gli incentivi che drogano il mercato e fanno danni sul mercato a medio termine».

Il lungo termine alza le ruote e il valore. Andando nello specifico, il noleggio a lungo termine ha visto un aumento del fatturato a 4,2 miliardi di euro che salgono a 6 se si considerano le altre attività come la rivendita dei veicoli usati che da sola vale 1,5 miliardi di euro (+13,4%). La flotta è cresciuta da 546.047 a 585.285 unità (+7,2%) e le immatricolazioni salite da 192.610 a 222.832 (+15,7%). Ancora più importante è la stabilizzazione delle politiche aziendali che, dopo anni di downgrading, prevedono di nuovo auto di valore superiore sia per modello, sia per dimensione, sia anche per cilindrata e allestimento. Anche in questo canale è vero e proprio boom per i crossover (+95%) che stanno sostituendo le tradizionali station wagon e i monovolume. Cresce esponenzialmente la penetrazione del noleggio presso i privati che negli ultimi 3 anni sono triplicati sfondando quota 10mila.

Un breve dal respiro lungo e profondo. Ancora meglio è andata per il noleggio a breve termine, cresciuto nelle immatricolazioni (94.287,+21,3%) e nella flotta circolante (144.787, +1,2%), ma anche nel fatturato (1,116 miliardi, +4,9%) realizzato per il 65% presso gli aeroporti, e in tutti gli altri indicatori fondamentali come giorni di noleggio (30,9 milioni, +8%), il numero dei noleggi (4,6 milioni, +4,9%), la durata media (6,8 giorni, +2,9%) e l’utilizzo medio che ha raggiunto il 77,7%. Dopo anni di allungamento dell’inflottamento, si registra un ritorno a livelli pre-crisi, segno di una maggiore velocità di rotazione del parco auto. Nonostante questo, le tariffe sono scese del 2,8% e gli occupati sono saliti dell’11%. Dunque è un comparto che scoppia di salute anche per i suoi effetti sociali. Certamente ha pesato l’Expo, ma l’effetto specifico deve essere ancora valutato, mentre più consistente è quello derivato dal turismo che, vista la situazione politica del Nordafrica, ha preferito riversarsi da questo lato del Mediterraneo.

Il car sharing non si ferma. Continua a crescere anche il car sharing, entrato a far parte di Aniasa lo scorso anno. La flotta totale è passato da 3.300 a 4.500 mezzi, gli iscritti hanno sfiorato i 650mila iscritti (+100.000) e i noleggi sono stati 11 milioni (+17%). Si assiste ad una diversificazione dei mezzi a disposizione, tanto che è ormai più corretto parlare di vehicle sharing, e statisticamente ogni noleggio dura 24 minuti e la spesa media è di 7 euro. La capitale del car sharing è senza dubbio Milano con 323mila utenti, 1.200 veicoli, 6 operatori e altri in arrivo. «Milano in questi anni ha compiuto un lavoro eccezionale perché ha fatto il primo passo stabilendo regole precise per il mercato. Ora bisogna aggregare quest’esperienza e fare in modo che il quadro sia omogeneo in tutte le città».
 

 

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Mercoledì 1 Giugno 2016 - Ultimo aggiornamento: 02-06-2016 11:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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