ROMA - Una boccata di ossigeno per il mercato italiano dell’auto. Dopo 38 mesi di segno negativo il calo rallenta e le vendite (107.514 targhe) fanno registrare un -1,9%. Il gruppo Fiat fa peggio della media
Un settore strategico.
Alcuni segnali positivi. Molteplici gli sforzi per intercettare segnali positivi. Innanzi tutto gli ordini che anticipano le consegne. A luglio sono cresciuti del 5% (oltre 100 mila unità), un dato che si somma a +6% di aprile, +4% di maggio, +6,8% di giugno, per un totale del secondo trimestre di +5,6% che si contrappone al tonfo dei primi tre mesi (-18,3%). È anche tornato a crescere il mercato dell’usato (+2,4% a luglio) che sommato al leggero calo del nuovo porta il totale in positivo rispetto a luglio 2012.
Richiesta dell'Iva agevolata. Il Csp fa notare come la contrazione delle vendite a doppia cifra fissa fino a febbraio sia poi passata a cifra singola nei mesi successivi, mentre Federauto chiede l’introduzione dell’Iva agevolata che porterebbe 200 mila vendite in più e farebbe aumentare le entrate per lo Stato. Fiat ha aumentato le vendite del 12,5% in Francia con un mercato stabile e si conferma leader in Brasile con una quota del 22%, mentre Chrysler fa +11% negli States registrando il miglior luglio dal 2006.
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