Il tagliando dell'assicurazione, l'incubo degli automobilisti italiani

L'Aci. «Polizze giù, ma si può fare di più»
I consumatori: «Falso, è il sole d'agosto»

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ROMA - «I costi rc-auto sono in lieve calo grazie anche alla riduzione dei volumi di traffico e di conseguenza della incidentalità stradale - dichiara il presidente dell'Aci ngelo Sticchi Damiani - ma si può e si deve fare di più. Per consolidare questo risultato bastano pochi e semplici interventi normativi, indicati dall'Automobile Club d'Italia con un progetto di legge inviato al Governo, che porterebbero benefici alle famiglie e a tutta la filiera assicurativa, agendo soprattutto contro gli illeciti e le frodi che costano alle Compagnie e a 34 milioni di automobilisti oltre 2 miliardi di euro ogni anno. La ricetta indicata da ACI può produrre ribassi del costo rc-auto fino al 30%».

«A noi e ai cittadini che si assicurano, a differenza dell'Aci non risulta nessuna diminuzione nelle tariffe della RC Auto, ma anzi il nostro Osservatorio nazionale Federconsumatori registra aumenti del 4-5% proseguendo un andamento storico di incrementi che collocano RC Auto italiana a primati europei e internazionali». Lo affermano i presidenti di Federconsumatori e Adusbef Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti commentando i dati dell'Aci. «A fronte di ciò - aggiungono - noi riteniamo che si debba agire su più fronti, tra l'altro: un processo di maggiore liberalizzazione del settore, una organizzazione di vendita incentrata su agenzie plurimandatarie, una riorganizzazione tariffaria che superi le allucinanti differenze territoriali, una battaglia molto determinata alle frodi assicurative e, elemento di eventuali grandissimi risparmi pari a circa 2-2,5 mld di euro annui, avviare concretamente la pratica della conciliazione in caso di contenzioso, al fine di evitare costi, pratiche e lungaggini oggi perennemente presenti. Solo così si può mettere fine a questi allucinanti andamenti tariffari che dal giorno di attuazione di uno sgangherato e approssimativo processo di liberalizzazione ha comportato aumenti delle tariffe del 195%».

«Non si capisce bene se l'Aci si riferisca ai costi delle compagnie assicurative o ai prezzi dell'rc auto pagati dai consumatori. Nel primo caso avrebbero ragione ed il dato dimostrerebbe che le compagnie assicurative fanno come quelle petrolifere: alzano i prezzi anche quando dovrebbero e potrebbero abbassarli, speculando sui consumatori grazie all'assenza di concorrenza. Nel secondo all'Aci sarebbero stati abbagliati dal sole di agosto, dato che gli automobilisti continuano a pagare l'rc auto più cara d'Europa». Lo afferma il Codacons commentando quanto dichiarato oggi dal presidente dell'Aci, secondo cui i costi dell'Rc Auto sono in lieve calo. «Ecco perchè il Governo dovrebbe piantarla di fare quello che chiedono le compagnie assicurative che in questi anni, pur avendo ottenuto per legge tutto quello che hanno chiesto, hanno continuato a prendere tutte le scuse possibili per giustificare aumenti stratosferici privi di qualunque fondamento con la realtà», prosegue il Codacons. «Se il Governo vuole abbassare per davvero il prezzo dell'rc auto - conclude - farebbe bene a cominciare a dar retta al Codacons. Avete detto di voler eliminare le province? Bene! Allora eliminate anche tutte le tasse che finanziano le province e che gravano sull'auto, da quelle sulle polizze rc auto all'imposta provinciale di trascrizione».

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Martedì 13 Agosto 2013 - Ultimo aggiornamento: 22-08-2013 13:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA