Vetture ferme sui piazzali in attesa di un acquirente

Mercato dell'auto, rallenta il calo (-5,5%)
ma siamo tornati ai livelli di 40 anni fa

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ROMA - Calano a giugno le immatricolazioni di nuove auto. La Motorizzazione ha immatricolato nel mese di giugno 122.008 autovetture, con una variazione di -5,51% rispetto a giugno 2012, durante il quale ne furono immatricolate 129.118. Lo riferisce il ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Lo scorso mese di maggio sono state invece immatricolate 136.574 autovetture, con una variazione di -7,68% rispetto a maggio 2012, durante il quale ne furono immatricolate 147.942. Nello stesso periodo di giugno 2013, riferisce ancora il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, sono stati registrati 322.102 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -3,31% rispetto a giugno 2012, durante il quale ne furono registrati 333.143 (nel mese di maggio 2013 sono stati invece registrati 388.727 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +2,29% rispetto a maggio 2012, durante il quale ne furono registrati 380.007). Da gennaio-giugno 2013 sono stati registrati 2.139.671 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +0,86 rispetto a gennaio-giugno 2012, durante il quale ne furono registrati 2.121.377.

Nel mese di giugno 2013 il volume globale
delle vendite (444.110 autovetture) ha dunque interessato per il 27,47% auto nuove e per il 72,53 % auto usate. Le immatricolazioni rappresentano le risultanze dell'Archivio Nazionale dei Veicoli al 30.06.2013, mentre i dati relativi ai trasferimenti di proprietà si riferiscono alle certificazioni di avvenuto trasferimento di proprietà rilasciate dagli Uffici Provinciali della Motorizzazione nel mese di giugno 2013 e rappresentano le risultanze dell'Archivio Nazionale dei Veicoli alla data del 30.06.2013.

Per i concessionari siamo tornati al 1969. «Oramai siamo a un mercato italiano simile a quello del 1969, ossia 44 anni fa. Inoltre, a testimoniare che l'Italia ha sbagliato tutte le scelte politiche sull'automotive sono i dati sulle vendite 2012 in Europa, dove siamo stati il fanalino di coda. Cos'altro bisogna aspettare per intervenire?» È il commento di Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l'associazione che rappresenta i concessionari di tutti marchi commercializzati in Italia di auto, veicoli commerciali, industriali e autobus, rispetto ai dati di immatricolazione di autovetture nuove a giugno diffusi questa sera dal ministero dei Trasporti.

Appello al governo di Federauto. Secondo le stime di Federauto la proiezione dei dati del primo semestre 2013 porta a intravedere un consuntivo annuale non superiore a 1.250.000 immatricolazioni, con un peggioramento dell'avvilente 2012 chiuso con poco più di 1.400.000 pezzi. Conclude Pavan Bernacchi: «Al Presidente del Consiglio Letta, ai suoi Ministri dell'Economia Saccomanni, dello Sviluppo Economico Zanonato e dei Trasporti Lupi, chiediamo di leggere con attenzione i dati perchè c'è la necessità di reagire subito, mettendo al più presto intorno al tavolo i rappresentanti di tutta la filiera automobilistica. Un settore che, peraltro, continua a dare allo Stato entrate fiscali per una quota pari al 16,6% del PIL. Ma per quanto?»

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Lunedì 1 Luglio 2013 - Ultimo aggiornamento: 04-07-2013 17:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA