NAPOLI - Il dopo Covid-19 è ancora un’incognita, ma nel mondo della nautica c’è fermento e già sono in atto grandi manovre per preparare la stagione 2021 nel migliore dei modi. Dopo i Saloni di Genova e Bologna, svoltisi “a tutti i costi” in autunno, nel pieno della seconda ondata della pandemia (e dunque con limitazioni all’esposizione e all’affluenza di pubblico) operatori e diportisti guardano al 2021 con la speranza che possa rivelarsi l’anno della ripartenza vera e propria. Il primo segnale, forte e chiaro, arriva da Napoli, sede storica del Nauticsud (47 edizioni dal 1969 ai giorni nostri) e di Navigare, evento dedicato alle prove in mare, tradizionalmente sdoppiato nell’edizione primaverile e in quella autunnale.
Per il Nauticsud la data della 48ma edizione era stata fissata, prima dell’irruzione del Coronavirus, al 13-21 febbraio. Ora gli organizzatori di AFINA (Associazione Filiera Italiana della Nautica) hanno in animo un rinvio al 6-14 marzo, in modo da guadagnare ancora un po’ di tempo sui tempi previsti per le vaccinazioni di massa. Al momento però non è possibile fissare ufficialmente la data, in quanto i partner dell’ente Mostra d’Oltremare (che mettono a disposizione i padiglioni e gli spazi all’aperto dell’area fieristica) non sono ancora in condizione di sciogliere la riserva sulla possibilità di allestire il Salone. Perché? Sia perché il calendario degli eventi fieristici è subordinato alle disposizioni del Governo, sia – sembra di capire - per le incognite legate al futuro dell’amministrazione comunale (i vertici dell’ente sono nominati dal sindaco). D’altra parte il tempo stringe, gli spazi espositivi vanno assegnati e la macchina organizzativa rischia di andare in crisi. Che fare?
In attesa che si sciolgano le riserve per il Nauticsud, gli operatori nautici della Campania si sono dati da fare per far crescere “Navigare”, manifestazione non inclusa nel calendario delle vere e proprie fiere, ma tradizionalmente allestita “in proprio” dalle aziende locali (produttrici e commerciali) con il proposito di mettere i diportisti (o aspiranti tali) in condizione di provare in mare le barche di nuova generazione. Ed è in questa prospettiva che è stato deciso di raddoppiare gli spazi dedicati all’evento: l’edizione primaverile del Navigare 2021 non si svolgerà, dunque, come in passato, soltanto al Circolo Posillipo, ma avrà uno spazio supplementare nel porto di Mergellina, lungo il Molo Sannazaro, a tutti noto come “Molo Luise” (nella foto in alto). E chissà che l’allargamento non preluda a qualcosa di ben più importante per il futuro.
In quell’area, com’è noto, si sono svolte in passato, tra il 2008 e il 2011, alcune memorabili edizioni del Nauticsud, sdoppiato tra l’esposizione a terra, alla Mostra d’Oltremare, e quella in acqua, dedicata alle imbarcazioni di maggiori dimensioni. Ci si illuse, all’epoca, di poter fare di Napoli la rivale diretta di Cannes e Genova, che da sempre sfruttano la possibilità di sdoppiare l’esposizione tra la parte a secco e quella in acqua. Ma l’indifferenza delle istituzioni e delle amministrazioni comunali succedutesi negli anni ha scoraggiato chiunque si sia battuto per fare di Napoli una autentica capitale della nautica da diporto, così come suggerito dall’ambientazione, nel cuore di un golfo d’impareggiabile fascino, e dalla reputazione di una cantieristica locale affermatesi su scala nazionale e internazionale.
Il raddoppio di Navigare – sia chiaro – non può bastare a porre rimedio ai torti subìti in passato (ultimo il No della Sovrintendenza ad autorizzare l’esposizione nel tratto di terra e di mare coincidente con l’isola pedonale di Via Caracciolo), ma rappresenta sicuramente un segnale della irriducibilità del settore, teso a dimostrare una volta di più il potenziale inespresso della nautica da diporto sul territorio. In proposito, il presidente di AFINA, Gennaro Amato, si è sbilanciato fino a dire che “Napoli merita di più, deve appropriarsi del ruolo che le compete: diventare la capitale espositiva della nautica del basso Mediterraneo”. Secondo il numero uno dell’associazione “l’appuntamento del prossimo marzo deve assumere una connotazione più importante e consentire all’intera filiera nautica di presentarsi nel migliore dei modi. Sono felice quindi che il Gruppo Luise abbia accettato la nostra richiesta, mettendoci a disposizione il tratto di porto di Mergellina da loro gestito, aderendo così ad un progetto che getta le basi per dare a tutti gli amanti della nautica e del mare la possibilità di avere un’esposizione in acqua”.
Massimo Luise, da parte sua, ha osservato: “Credo che questa riproposizione possa essere anche di auspicio e di augurio a un nuovo boom che, in qualche modo, già si stava delineando e che soltanto la pandemia ha frenato. Ci sono i presupposti per una ripresa - conferma il manager e socio del Gruppo Luise - bisogna cogliere le opportunità, ma soprattutto comprendere che con le collaborazioni e le sinergie si va avanti, mentre in maniera solitaria non si va da nessuna parte”.
Se tutto andrà come si auspica, potrebbero essere oltre 150, forse anche più, le barche in mostra tra il Circolo Posillipo e il Molo Luise in occasione della 34ma edizione del Navigare. Soprattutto, è facile immaginare che il ritorno a Mergellina possa riaprire le porte a uno scenario ancora più importante per il futuro. Lo si evince dalle parole degli uomini schieratisi in prima linea in questa iniziativa a sostegno della nautica da diporto. “Certo – dice ancora Luise - le infrastrutture sono quelle che sono, i limiti della burocrazia non sono irrilevanti, le responsabilità pure, però la vocazione marinara di Napoli non si discute, così come la forza dell’industria nautica e la volontà di investire. Manca soltanto la sinergia tra pubblico e privato, ma se si faranno passi avanti anche su questo fronte, Napoli potrà avere in futuro, ancora una volta, un grande salone nautico”.
Insomma, sembra di capire che il raddoppio del Navigare, con l’esposizione allargata anche al Molo Luise, possa rappresentare una sorta di prova generale in vista di un vero e proprio Salone nautico nelle acque di Mergellina, nel cuore della promenade napoletana affacciata di fronte a Capri. Non per niente, nel comunicato stampa di AFINA che dà notizia del raddoppio dell’edizione numero 34 di Navigare, si legge che “prende forma il sogno futuro di rendere Napoli capitale della nautica nel Mediterraneo”.