ROMA - L’accenno di ripresa dell’economia europea ha ripercussioni immediate sul mercato dell’auto. A luglio le vendite nel Continente hanno sfiorato il milione (981.300) di unità con un incremento del 4,9% rispetto allo stesso mese del 2012. Che sia un’inversione di tendenza lo conferma il fatto che è solo il secondo mese con segno positivo del 2013. Il cumulato dei sette mesi resta ancora in perdita ed i 7,19 milioni di immatricolazioni registrate a fine luglio rappresentano il 5,2% in meno rispetto allo scorso anno.
Solo l'Italia stenta a ripartire. Fra i grandi paesi, purtroppo, l’Italia è l’unico che fa eccezione e che stenta ad agganciarsi alla ripresa (negli ultimi mesi gli ordini sono cresciuti, ma non in maniera significativa): a luglio le consegne nel nostro paese sono scese ancora dell’1,92% dopo il -5,1% a giugno. Gli altri 4 “big five”, invece, registrano un segno più. La Gran Bretagna è la vera locomotiva, il +13% di luglio conferma il trend in corso da oltre un anno.
In ripresa anche i mercati più in crisi. Tornano a crescere anche la Germania (2%), la Francia (1%) e la Spagna (15%). Fra i mercati meno grandi, ma che recentemente avevano sofferto molto, fanno ben sperare le performance del Portogallo (+17%) e la Grecia (+12%). I dati sono stati divulgati dalla Vda, l’associazione dei costruttori tedesca poiché l’Acea (l’Associazione europea) diffonde i risultati di agosto insieme a quelli di settembre. «È un buon inizio per la stabilizzazione del settore, che prevediamo continuerà nella seconda parte dell’anno», ha commentato Matthias Wissman, il presidente della
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