La numero uno di General Motors Mary Barra

GM patteggia in Usa: 900 milioni di multa
per chiudere le indagini sugli incidenti

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DETROIT - General Motors ha raggiunto un accordo da 900 milioni di dollari con la Giustizia americana per chiudere l'indagine penale su come il colosso di Detroit ha gestito i problemi all'accensione che nel 2014 hanno costretto la società a ritirare 2,6 milioni di vetture.

Gli incidenti causati dal malfunzionamento hanno provocato almeno 124 morti e 275 feriti. La casa automobilistica, accusata di frode per avere omesso informazioni e avere dato notizie fuorvianti o scorrette sui problemi dell'accensione, ha acconsentito a pagare una multa appunto pari a 900 milioni di dollari.

La società sarà inoltre sottoposta al controllo di supervisori indipendenti per un periodo fino a quattro anni (tre anni più eventualmente un quarto se l'azienda violerà i termini dell'accordo). È previsto il cosiddetto «deferred prosecution agreement», una clausola che prevede la sospensione in via cautelare delle accuse penali in cambio di sanzioni finanziarie e altre concessioni.

La società ha anche raggiunto un accordo per chiudere una serie di cause civili, quasi 1.400, collegate ai richiami di vetture del 2014, compreso quello reso necessario dai difetti dell'accensione. Come si legge in una nota della società, Gm prevede di iscrivere a bilancio nel terzo trimestre oneri per 575 milioni di dollari legati ai patteggiamenti. L'amministratore delegato di Gm, Mary Barra, è attesa nel corso della giornata a un incontro con i dipendenti a Warren, in Michigan, dove dovrebbe parlare dei patteggiamenti.

«Ci siamo scusati e lo facciamo anche oggi». Lo afferma l'amministratore delegato di General Motors, Mary Barra, riferendosi ai problemi all'iniezione legati alla morte di almeno 124 persone. Gm ha patteggiato il pagamento di 900 milioni di dollari con il Dipartimento di Giustizia per chiudere l'indagine penale.


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Sabato 19 Settembre 2015 - Ultimo aggiornamento: 26-09-2015 15:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA