Auto usate in vendita

Boom dei prezzi per le auto usate, +30% in tre mesi. Colpa dei tempi di attesa infiniti per le auto nuove

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Complici i tempi di attesa infiniti per la consegna delle auto nuove, il mercato delle auto usate in Italia è «letteralmente impazzito, facendo impennare i listini praticati al pubblico. Prima la crisi dei microchip, poi quella dei semiconduttori, unitamente ai problemi logistici legati alla carenza di bisarche e di autotrasportatori e all’aumento dei listini (il prezzo medio attuale di una autovettura è pari a 26mila euro), hanno allungato a dismisura i tempi di consegna delle auto nuove, al punto che oggi l’attesa supera con facilità i 12 mesi». Lo afferma Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane.

«Chi ha impellente necessità di acquistare una vettura, o di cambiare quella che già possiede, deve così rivolgersi al mercato dell’usato dove i prezzi, proprio in ragione della maggiore domanda (372.696 trasferimenti di proprietà solo a gennaio, +7,8% su base annua) sono schizzati alle stelle: nel 2022 i prezzi delle auto di seconda mano hanno subito un rincaro medio del 24%, fenomeno che prosegue anche nel 2023, al punto che nei primi 3 mesi dell’anno l’aumento dei listini si aggira attorno al +30%.

In questa situazione vi sono ulteriori enormi rischi per gli automobilisti e per i consumatori che si affacciano a tale mercato: il primo è legato evidentemente ai prezzi di acquisto superiori rispetto al passato, il secondo, di segno nettamente opposto - denuncia Federcarrozzieri - è determinato, in caso di sinistro, dalla insufficiente liquidazione dei danni da parte delle compagnie di assicurazioni. In caso di incidente stradale, furto, atti vandalici e in generale di eventi coperti da polizza assicurativa le compagnie, per la quantificazione degli indennizzi da riconoscere agli assicurati, fanno sistematicamente ricorso ai parametri indicati nei database Eurotax e Quattroruote Professional, i quali assegnano un valore all’automobile a seconda del modello, dell’anno di immatricolazione, dei km percorsi, ecc. Tali parametri, tuttavia, forniscono valori ben inferiori rispetto al reale valore commerciale di mercato delle auto rilevato ad esempio dai sistemi Autoscout o Autouncle, le più grandi piattaforme online in Europa per il mercato automotive».  «Il disallineamento a danno degli automobilisti tra i valori dei cosiddetti ‘listini ufficialì e quelli di mercato è un problema noto da tempo. - afferma Luigi Mercurio, presidente dell’Aiped, l’associazione italiana dei periti estimatori danni - Sul manuale che i periti assicurativi studiano per preparare l’esame di ammissione al ruolo da anni si precisa che i cosiddetti listini sono un punto di partenza per arrivare a determinare il valore di un auto e per farlo serve valutare il veicolo in concreto e fare ricerche di mercato».

«Il rischio - denunciano Sonia Monteleone, responsabile settore assicurativo di Movimento Consumatori e Stefano Mannacio di Assoutenti - è che gli automobilisti che acquistano una vettura usata, pagandola oggi a prezzi elevatissimi, in caso di incidente verranno quindi liquidati con risarcimenti inferiori, sia rispetto al reale valore di mercato del mezzo, sia per l’applicazione di coefficienti di degrado ingiustamente penalizzanti». «In caso di sinistro - precisa ancora il presidente di Federcarrozzieri, Davide Galli - questa situazione rischia di modificare sensibilmente le scelte economiche dei consumatori i quali, in ragione della pretesa antieconomicità della eventuale riparazione, saranno indotti ad optare per la rottamazione di un auto che invece era legittimamente riparabile». 

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Mercoledì 23 Agosto 2023 - Ultimo aggiornamento: 25-08-2023 20:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA