Matteo Tiraboschi, presidente esecutivo designato di Brembo con Alberto Bombassei, patron del Gruppo

Brembo, Tiraboschi: «Per Sensify grande interesse da Cina e Usa. C’è un aumento drammatico delle materie prime»

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MILANO - A circa un mese dalla presentazione del nuovo sistema frenante intelligente Sensify ‘abbiamo già un primo cliente e ne sta arrivando un secondo molto importante». Lo ha affermato Matteo Tiraboschi, vicepresidente esecutivo e presidente esecutivo designato di Brembo, in occasione dell’evento «Imprese best performer» della provincia di Bergamo. ‘Nelle prime tre settimane dal lancio abbiamo ricevuto richieste importanti sia da produttori di auto asiatiche che nordamericani che ci sta mettendo in difficoltà perchè se solo il 50% di queste manifestazioni serie di interesse si dovesse concretizzare non sapremo come fare. Dobbiamo valutare bene adesso con quali clienti procederè, ha aggiunto Tiraboschi, che è tra i manager intervistati nel libro «I generalissimi. Strategie e segreti dei top manager italiani» di Paola Pilati, pubblicato da Luiss University Press. «C’è stato un aumento drammatico delle materie prime.

All’inizio le case auto sacrificano i modelli più economici e mettevano i microprocessori sull’alto di gamma e, facendo noi l’alto di gamma, i volumi restavano. In realtà adesso stanno andando in difficoltà anche nell’approvvigionarsi per l’alto di gamma, quindi ci troviamo in un momento di grossissima tensione. Noi per contratto riusciamo a riversare l’aumento delle materie prime sui clienti, però hai una fase in cui devi assorbirle, quindi l’esercizio resta complesso». Lo ha affermato Matteo Tiraboschi, vicepresidente esecutivo e presidente esecutivo designato di Brembo, in occasione dell’evento «Imprese best performer» della provincia di Bergamo, spiegando però che ‘noi abbiamo un vantaggio, che è quello di essere localizzati dove ci sono i nostri clienti. Noi non abbiamo temi di logistica, trasporto prodotti e abbiamo il vantaggio di avere tutti gli stabilimenti di fatto omologati per tutti i nostri clienti, quindi se c’è un problema in uno stabilimento, abbiamo gli altri in giro per il mondo che possono andare in aiutò. In questo quadro, ha aggiunto che il ‘Covid è tutt’altro che superato. Ci ha colpito nel mese di agosto perchè la Cina ha fatto e continua a fare dei micro lockdown. Noi abbiamo uno stabilimento molto grosso nella zona dell’aeroporto di Nanchino ed è stato chiuso per dei casi di Covid in aeroporto. I nostri clienti in altre aree geografiche della Cina invece continuavano a lavorare. Per fortuna abbiamo mandato prodotti da Polonia e Messico». 

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Martedì 15 Agosto 2023 - Ultimo aggiornamento: 11:53 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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