Royoal Princess, la nuova principessa dei mari, in navigazione nell'Adriatico

Royal Princess, la Principessa dei mari:
una super nave orgoglio del made in Italy

di Giorgio Ursicino
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TRIESTE - La principessa dei mari, la regina delle navi da crociera. La Royal Princess lascia la Fincantieri di Monfalcone dove è nata e, nelle mani di Princess Cruiser gigante del gruppo Carnival, inizia il suo viaggio che la porterà a solcare gli oceani di tutto il mondo. Per la nostra tecnologia e l’intero made in Italy è un testimonial formidabile, un concentrato di competenza e gusto, qualità e capacità di innovare.
La nuova Principessa è la nave passeggeri più grande mai realizzata in Italia, Fincantieri il leader mondiale del settore, un’azienda che tutto il globo ci invidia. Ieri c’è stato il cambio di bandiera sul ponte del gioiello che può trasportare quasi seimila persone ed è lungo oltre 300 metri, il tricolore è stato ammainato per lasciar posto al vessillo delle Bermuda. Oggi la Royal salperà verso Southampton dove il 13 giugno, con una solenne cerimonia, verrà ufficialmente battezzata dalla Duchessa di Cambridge Kate Middleton che farà da madrina.
«La cantieristica navale è una parte importante del made in Italy, un settore che non è solo memoria, ma presente e futuro e chiede garanzie di ripartenza avendo bisogno anzitutto di fiducia e stabilità», così il premier Enrico Letta ha scritto in un messaggio, scusandosi per la sua assenza.

Un messaggio per il paese. In rappresentanza del governo c’era il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Vincenzo De Luca che è stato molto duro con la classe politica: «Quella di Fincantieri è una storia di sofferenza e di successo simbolo dell’Italia migliore. L’anno della svolta è stato il 2011, ci si è preoccupati di difendere il lavoro e non le inutili liturgie sindacali. C’erano 1.700 esuberi, ma nessuno è stato licenziato, il nuovo piano industriale ha puntato sull’eccellenza e sulla globalizzazione. C’è una distanza abissale fra questa realtà e la politica politicante che vive di parassitismo. Da qui arriva un messaggio di speranza per un paese stanco e ripiegato su se stesso. Ma non dovremo più rinunciare al rigore: per l’Italia la ricreazione è finita, nessuno pensi che si possa tornare al carnevale di prima. Non si può più andare avanti penalizzando il merito e dando più risorse a chi più fallisce».

Un'azienda globale. Fincantieri finora ha navigato la crisi senza indietreggiare, anzi proprio in questo periodo ha allargato i suoi orizzonti. L’amministratore delegato Giuseppe Bono ha illustrato l’andamento del business: «La nostra azienda ha oltre 200 anni di storia, abbiamo costruito oltre 7 mila navi. Da 1990 Fincantieri ha varato 64 navi da crociera, 41 negli ultimi dieci anni, una media di 4 l’anno, ed altre 10 sono in costruzione nei cantieri del Gruppo. Nel 2012 il nostro fatturato ha superato i 4 miliardi e abbiamo fatto utili. Siamo al 100% dello Stato, ma lavoriamo come un’azienda privata senza ricevere alcun aiuto. Il sistema paese non ci aiuta non riceviamo nemmeno quei contributi alla ricerca che i nostri concorrenti negli altri paesi hanno. In questo settore, comunque, siamo davanti alla Germania: gli obiettivi che loro si sono posti sono i risultati che noi abbiamo già raggiunto». Fincantieri, oltre ad essere leader mondiale per le navi da crociera, è l’azienda numero uno italiana, europea e occidentale nel settore della cantieristica navale, preceduta come dimensioni solo da tre concorrenti coreane. La storia di Fincantieri è fatta di capolavori unici, dalla Vespucci al transatlantico Rex, dal Destriero da record alla portaerei Cavour.

Tutti i segreti della Principessa.
La Royal Princess è un nuovo gigante dei mari lungo 330 metri, largo 38 ed alto 66. Stazza 141 mila tonnellate. Per costruirla sono state utilizzate 30 mila tonnellate di acciaio, e sono state necessarie 9 milioni di ore di lavoro, 1,5 dei quali per la progettazione. Quasi 12 mila persone hanno partecipato alla realizzazione dell’opera che ha richiesto più di mille giorni di lavoro. Il varo tecnico il 16 agosto dello scorso anno, prove e collaudi in acqua sono durati oltre 9 mesi. La città galleggiante è dotata di 1.780 cabine, oltre l’80% delle quali con balcone vista mare. La Royal può trasportare 4.200 passeggeri e 1.400 membri di equipaggio per un totale di 5.600 persone. Per la prima volta al mondo c’è una passerella panoramica con pavimento in vetro ad un’altezza di oltre 50 metri. Per spingere ed alimentare la nave ci sono 4 diesel, tutti 12 cilindri. Due hanno la potenza di 14.400 kW ciascuno, due di 16.800 kW, per un totale di 52.000 Kw (la Ferrari 458 che supera i 300 km/h ne ha 419). La propulsione è garantita da due elettrici (18.000 kW ciascuno) che utilizzano l’energia generata dai diesel. La velocità può raggiungere i 23 nodi.

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Venerdì 31 Maggio 2013 - Ultimo aggiornamento: 21-06-2013 10:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA