un'auto elettrica in ricarica

Federauto, bene Ecobonus ma prospettive restano incerte. Anfia, con avvio prenotazioni incentivi aspettiamo inversione di tendenza

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L’ulteriore flessione del mercato delle autovetture a maggio "era previsto a causa della prolungata attesa, oltre sei mesi, dell’ecobonus per l’acquisto di veicoli a basse emissioni, ma non per questo può essere considerato un dato soddisfacente, dal momento che resta elevato il differenziale sia dallo stesso mese dello scorso anno che dallo stesso periodo del 2019, ultimo anno di riferimento reale del mercato, e che il segmento delle elettriche e delle plug-in, principali beneficiarie della misura, ha subito una netta contrazione che allontana gli obiettivi del percorso verso la transizione green e rende difficile ogni previsione sull’effettivo gradimento di questo tipo di alimentazione da parte del mercato".

Così Massimo Artusi, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto, ha commentato i dati delle immatricolazioni di maggio, sottolineando che "è arrivato finalmente in Gazzetta Ufficiale il Dpcm con il nuovo pacchetto di Ecobonus per il rinnovo del parco auto circolante, ma le prospettive restano incerte senza una lungimirante riforma della fiscalità dell’auto". Secondo Artusi, "con l’apertura della piattaforma per la prenotazione degli incentivi ecobonus, previsti dal Dpcm finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ci sarà sicuramente un recupero delle vendite, che ci auguriamo possa corrispondere agli obiettivi che si pone il Governo, ma non possiamo non ribadire che con misure temporanee come quella oggi al via - che, ricordo, è limitata all’anno in corso - e senza una visione d’insieme e di prospettiva, difficilmente tali obiettivi potranno essere raggiunti e consolidati nel tempo, come richiederebbe una strategia della transizione che voglia essere davvero efficace".

«Dopo il recupero di aprile (+7,5%), a maggio 2024 il mercato auto italiano registra una flessione (-6,6%), la seconda dell’anno in corso. I volumi totalizzati nel mese restano quindi ben al di sotto dei livelli pre-pandemia (-29,5% rispetto a maggio 2019). Nei primi 5 mesi dell’anno il progresso è di solo il 3,4%". Ad affermarlo in una nota è Roberto Vavassori, il presidente di Anfia commentando i dati delle immatricolazioni a maggio. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, lo scorso 25 maggio, dell’atteso Dpcm riguardante la rimodulazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a zero e a basse emissioni locali, rileva, «si sono aperte stamattina le prenotazioni online per i relativi contributi. Ci aspettiamo quindi che nei prossimi mesi si possa invertire il trend delle immatricolazioni di vetture ricaricabili, in flessione dallo scorso gennaio, sostenendo la domanda di tecnologie green e al contempo i ritmi di rinnovo del parco circolante, anche grazie anche all’estensione della misura a tutte le persone giuridiche (con l’eccezione dei concessionari). Infine, con l’approssimarsi delle elezioni europee, ricordiamo che la priorità del settore automotive in Italia e in Ue è la definizione di un piano di politica industriale che metta al centro la competitività delle imprese e le supporti in maniera efficace nell’affrontare le sfide tecnologiche e regolamentari del presente e del prossimo futuro».

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Martedì 4 Giugno 2024 - Ultimo aggiornamento: 09:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA