Non ci sono anomalie nell'esaurimento repentino degli incentivi per le auto 100% elettriche. Il ministero delle imprese e del Made in Italy sgombera il campo dai dubbi sollevati dal mondo dell'automotive italiano, sorpreso dal fatto che in poche ore siano finiti tutti i 200 milioni stanziati per prenotare le vetture più ecologiche. Di fenomeno anomalo aveva parlato anche l'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares: «E' successo qualcosa di strano, siamo rimasti sorpresi anche noi. Stiamo cercando di capire che cosa abbia scatenato questo fenomeno anomalo», ha detto il manager che, in un incontro con la stampa dopo la visita al sito di Melfi, ha assicurato che «tutti gli stabilimenti italiani saranno pienamente operativi al 2030». Apertura anche sull'accordo con il governo: «Noi siamo sempre disponibili a trovare punti di incontro con i governi dei Paesi in cui operiamo. Se ci sono da firmare accordi con il governo italiano siamo disponibili, con l'obiettivo di arrivare a produrre un milione di veicoli», ha affermato Tavares. Dalle prime verifiche del Mimit guidato da Adolfo Urso «non sono emerse anomalie significative» sugli ecobonus: il 62% delle prenotazioni - spiega il ministero - è stato effettuato da persone fisiche tramite concessionario auto, il 38% da persone giuridiche, tra cui le società di noleggio a lungo termine.
I casi potenzialmente anomali si attestano intorno al 5%, dato fisiologico e in linea rispetto al passato, su cui il Mimit, conclusi i controlli, procederà ove opportuno con le dovute procedure di contestazione. Il ministero parla di «valori pienamente in linea con le dinamiche del mercato» e ricorda che è elevata la percentuale di veicoli che saranno rottamati pari a circa il 40%. Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti intanto non esclude che altri soldi possano arrivare. «Ma - fa notare - bisogna sempre scegliere dove mettere i soldi». «I soldi non sono infiniti, sono limitati e quindi dobbiamo essere in qualche modo molto selettivo», osserva. Proprio l'entità dei fondi stanziati per l'Ecobonus è un altro fronte aperto. Secondo l'Unrae, infatti, «non sono stati resi disponibili tutti i fondi previsti per le autovetture: mancano ben 178,3 milioni» e per questo servirà un nuovo Dpcm che stanzi le altre risorse. Per il Mimit, invece, quasi 300 milioni sono stati già utilizzati con le prenotazioni effettuate nei primi mesi del 2024 e, per questo, la disponibilità per i nuovi Ecobonus è scesa a 710 milioni di euro.