Mercato auto, nel 2019 le vendite europee partono male: a gennaio -4,6%

Mercato auto, nel 2019 le vendite europee partono male: a gennaio -4,6%

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TORINO - Il 2019 inizia male per il mercato dell’ auto europeo. A gennaio nell’Europa dei 28 più Paesi Efta (Svizzera, Islanda e Norvegia) sono state immatricolate - secondo i dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei - 1.226.446 auto, il 4,6% in meno dello stesso mese del 2018. Il segno negativo riguarda 23 dei 31 mercati nazionali, compresi i cinque ‘major market’: la flessione - osserva Paolo Scudieri, presidente di Anfia - è particolarmente accentuata in Italia e in Spagna (-8% e -7,5% rispettivamente), mentre i cali sono più contenuti nel Regno Unito (-1,6%), in Germania (-1,4%) e in Francia (-1,1%). Il gruppo Fca ha venduto 72.584 auto, il 14,9% in meno dello stesso mese dell’anno scorso e la quota scende dal 6,6% al 5,9%. Unico brand del gruppo a presentare un segno positivo è Lancia Chrysler con 6.612 immatricolazioni, pari a una crescita del 54,9%.

«Nonostante l’inizio dell’anno sia negativo per il mercato, Fca ha ottenuto significativi successi di vendita nel mese: siamo i best seller del segmento A con Panda e 500, Lancia ha ottenuto il record di vendite e Jeep un positivo risultato nel Regno Unito» sottolinea Pietro Gorlier, responsabile delle attività europee di Fca. Nel Regno Unito è cresciuta anche Alfa Romeo (+7,9%) grazie allo Stelvio. «Dopo cinque anni di crescita ininterrotta e dopo aver raggiunto nel 2018 un volume di vendite di 15.624.486 auto con un gap negativo rispetto al massimo del 2007 ridotto al 2,37%, il mercato della Ue+Efta sta invertendo la tendenza», commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor. «Pesano il peggioramento del quadro economico, la demonizzazione del diesel e il disorientamento del pubblico di fronte alle non ancora ben definite prospettive dell’offerta di automobili».

«La flessione che si registra in Europa in questo primo mese dell’anno, allineata al trend in peggioramento dell’ultima parte del 2018, non fa ben sperare in un recupero sostenuto per le vendite nel 2019», afferma Michele Crisci, presidente dell’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere. Crisci esprime il timore che in Italia «la situazione non possa migliorare visto l’aggravio di una ecotassa, impropria e penalizzante, che si riverserà sull’acquisto di alcuni modelli». In calo le vendite di diesel dei principali mercati con una contrazione del 19%, da 353.000 immatricolazioni di gennaio 2018 alle 286.000 di gennaio 2019.

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Venerdì 15 Febbraio 2019 - Ultimo aggiornamento: 20:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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2019-02-18 14:58:40
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