Si conferma a maggio l'andamento positivo del mercato dei veicoli pesanti, in crescita del 5%, con 3.090 immatricolazioni rispetto al già buon risultato di 2.942 del 2023. Segna un incremento consistente la fascia dei veicoli leggeri sotto le 6 tonnellate (+82,6%). Lo rende noto l'Unrae. Buona anche la performance dei mezzi pesanti di massa uguale o superiore a 16 tonnellate (+6%), mentre frena ancora il segmento medio-leggero tra le 6,01 e le 15,99 tonnellate (-16,1%). Nei primi cinque mei le immatricolazioni di veicoli industriali elettrici (106) superano di gran lunga quelle dello stesso periodo del 2023 (16) e si avvicinano ai volumi di mercato dei veicoli a Gnl (129), in netta flessione rispetto al passato. «La crescita di maggio è stata sostenuta dall'approssimarsi della scadenza del 7 luglio, data di entrata in vigore del Regolamento Gsr 2, in vista della quale è in corso lo smaltimento dell'elevato stock di veicoli presso le reti distributive. Prevediamo una considerevole flessione delle immatricolazioni nei prossimi mesi», commenta Paolo A. Starace, presidente della Sezione veicoli industriali dell'Unrae.
«Riteniamo che sia fondamentale un sostegno concreto alla domanda di veicoli di ultima generazione, soprattutto in considerazione degli sforzi richiesti alle Case costruttrici nel processo di transizione ecologica, i cui target sono stati confermati dal nuovo Regolamento Ue 2024/1610, che prevede una riduzione del 45% delle emissioni di CO2 dei nuovi veicoli industriali entro il 2030. Sebbene i veicoli pesanti elettrici siano in costante crescita in termini di quota di mercato, il loro ritmo di adozione è troppo lento rispetto agli obiettivi di decarbonizzazione. È necessario che il governo intervenga tempestivamente agevolando le motorizzazioni più virtuose, come già avvenuto con l'Ecobonus per i veicoli commerciali leggeri e medi (N1 e N2) e le auto (M1). L'esaurimento immediato degli incentivi per i veicoli elettrici di queste categorie dimostra che consumatori e imprese sono pronti alla sfida delle zero emissioni se adeguatamente supportati dalle politiche pubbliche».