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Volkswagen e Seat: “Spagna e UE puntino sulle auto elettriche”. Vertici dei brand con re Felipe a fabbrica batterie di Martorell
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L’amministratore delegato di Volkswagen, Thomas Schafer, e il presidente di Seat, Wayne Griffiths, hanno chiesto oggi al governo spagnolo e all’Ue «una scommessa chiara» sulla transizione alle auto elettriche, «cruciale» per il settore, nel corso di una visita del re Felipe VI, del ministro dell’Industria, Jordi Hereu, e del presidente della Generalitat, Pere Aragones, alla fabbrica di assemblaggio di batterie che Seat sta costruendo nel suo stabilimento di Martorell, in Catalogna. «Siamo uniti in questo momento così appassionante e abbiamo fiducia in voi. Per favore, non ci deludete, non possiamo restare indietro», ha detto Griffiths ai rappresentanti dell’esecutivo nel rivendicare gli investimenti avviati dal gruppo sulle auto elettriche e nella nuova fabbrica, che sarà operativa dal 2025. «La nostra scommessa sull’elettrificazione e la de-carbonizzazione è chiara e ora abbiamo bisogno della stessa scommessa da parte del governo di Spagna», ha aggiunto, citato da Efe.
Da parte sua Schafer ha esortato l’Ue «a continuare a puntare sulla mobilità elettrica come motore centrale per fare del patto verde una realtà». I dirigenti di Seat e VW hanno ringraziato per la visita re Felipe VI, che è salito a bordo di un nuovo modello di Cupra, e hanno ricordato la sua precedente visita nel 2021, quando la compagnia annunciò la scelta decisa di puntare sull’elettrico. La prima auto elettrica fabbricata a Martorell sarà la Cupra Raval, la cui uscita è prevista per fine 2025; nel 2026 sarà questa fabbrica, la più grande di Spagna, ad avviare la produzione della Volkwagen ID2all, come ha ricordato il presidente della Seat. L’elettrificazione dello stabilimento di Martorell costerà oltre 3 miliardi di euro e nella fabbrica di assemblaggio si stanno investendo altri 300 milioni. Tuttavia, la Spagna «sta rimanendo indietro» nelle vendita di auto elettriche, con una media del 12% del mercato rispetto al 22,3% della Ue, come ha segnalato Wayne Griffiths, che ha sollecitato un miglioramento delle infrastrutture di ricarica delle auto elettriche e «un autentico piano di incentivi» all’acquisto di veicoli elettrici.