Il sindaco di Napoli Manfredi con Enzo Rivellini

Il sindaco Manfredi si sbilancia: «Napoli Racing Show primo passo per rilanciare i grandi eventi in città»

di Sergio Troise
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NAPOLI - Una monoposto Hesketh di Formula 1 degli anni 70 messa in moto tra gli applausi del pubblico e una quindicina di auto da corsa, d’epoca e moderne, in parata sul lungomare di Napoli (con tanto di scorta della Polizia municipale) hanno costituito il clou di un evento spettacolare, allestito dagli organizzatori del Napoli Racing Show per la presentazione del primo Trofeo Città di Napoli, gara di Formula Challenge in programma sul lungomare della città nel weekend del 12-13-14 aprile.

L’evento che riporterà il motorsport a Napoli – sarà bene chiarirlo subito – non è né un gran premio, né una prova valida per un campionato più o meno blasonato. Sarà però l’occasione propizia per testimoniare la capacità della città di ospitare una manifestazione motoristica nello splendido scenario del lungomare e per rilanciare la candidatura di Napoli come sede futura di manifestazioni degne dei fasti del passato, quando il Gran Premio di Posillipo di Formula 1, pur non valido per il Mondiale, rivaleggiava con quello di Montecarlo per fascino e glamour (e, in verità, anche per contenuti tecnici). Un’opportunità riconosciuta anche dal sindaco Manfredi, sbilanciatosi fino a dire che “è stato intrapreso un percorso che può favorire la valorizzazione del lungomare, il più bello del mondo, portando benefici non solo allo sport, ma anche all’indotto, coinvolgendo l’intera area metropolitana e attirando l’attenzione sulla città”.

L’entusiasmo suscitato dalla presentazione-evento ha dato una bella iniezione di fiducia agli organizzatori, un ristretto gruppo di irriducibili appassionati trascinati da Enzo Rivellini, noto in città per i suoi trascorsi in politica (è stato, tra l’altro, europarlamentare tra il 2009 e il 2014) e per una discreta attività da pilota della domenica, tra gli anni 70 e 80 del secolo scorso (Formula Italia e categoria Turismo). Al suo fianco Pasquale Cilento, nota figura di ACI Sport; Carlo e Pietro Casillo (già organizzatori del Challenge Ford MPM) e Paolo Scudieri, noto imprenditore-pilota (guida l’Adler, leader internazionale nella progettazione, nello sviluppo e nella produzione di componenti e sistemi per l’industria del trasporto, con 100 stabilimenti in 23 paesi e 20.000 dipendenti, e gareggia con successo nel Challenge Ferrari) nonché presidente del Casco Azzurro, associazione di veterani dell’automobilismo.

Scudieri si è assegnato il compito di organizzare “Napoli Nobile”, un concorso d’eleganza riservato ad auto d’epoca di grande prestigio, in programma nella splendida cornice di Villa Pignatelli, al cui allestimento collaboreranno anche gli specialisti di Sotheby’s, la casa d’aste leader a livello mondiale per le auto da collezione. Sarà la parte chic del Napoli Racing Show, e vedrà la partecipazione di alcuni pezzi da collezione di straordinario interesse.

A dare forza all’ardito progetto di organizzare una competizione automobilistica su un circuito cittadino da allestire sul lungomare di Napoli è arrivato il consenso non solo degli appassionati, ma anche di una insospettabile schiera di sostenitori, tra i quali, come detto, lo stesso sindaco Manfredi. Con lui l’assessore alla Polizia Municipale De Iesu e vari esponenti delle istituzioni e dell’imprenditoria, tutti dichiaratisi pubblicamente convinti che questa prima edizione del Napoli Racing Show possa rappresentare la scintilla per riassegnare alla città, in un futuro tutto da scoprire, il ruolo che ebbe in passato, quando sulla collina di Posillipo veniva allestito un percorso stradale di 4,1 km (dal 1957 ridotto a 2,5) sul quale si sono misurati campioni del calibro di Nuvolari e Farina, Fangio e Villoresi, Ascari e Moss, Collins e Hawthorn, Baghetti e Bandini, per non dire delle imprese di tanti talenti locali come Maria Teresa De Filippis, prima donna al mondo, napoletana puro sangue, a cimentarsi in Formula 1.

Con la De Filippis altri piloti napoletani, tra i quali vale la pena ricordare Luigi Bellucci, Antonio Maglione e Mennato Boffa. Quest’ultimo è stato l’unico tra i piloti di casa a imporsi nella classifica assoluta del Gran Premio, al volante di una WRE-Maserati della categoria Sport. Avvenne il 15 maggio 1960. E proprio per celebrare quella vittoria, in occasione dell’evento di metà aprile verrà inaugurata Piazza Boffa, esattamente nel cuore del circuito che fu, tra Via Manzoni, il Viale Virgiliano, via Boccaccio e Via Pascoli.

Quelle strade sono oggi impraticabili, in gran parte dissestate e pericolose, e anche per questo è stata scartata l’ipotesi di utilizzare parte dello storico circuito di Posillipo. Il percorso della gara in programma nel weekend del 12-13-14 aprile verrà allestito invece, come già anticipato su questo sito, lungo Via Caracciolo. Il tracciato misurerà circa 1290 metri, con una larghezza stradale di circa 8 metri e 7 chicane, necessarie per contenere la velocità media entro il limite degli 80 km/h, così come impone il regolamento della Formula Challenge, che prevede la presenza di due auto per volta, impegnate in gare a inseguimento. Battezzata “Arena del lungomare”, l’area sarà teatro di varie esibizioni motoristiche e di spettacoli, compresa una prova di drifting. Saranno allestite due tribune da 500 posti, e per il pubblico sarà possibile anche accedere al paddock allestito in Viale Dohrn, per vedere da vicino piloti e auto da competizione.

Potranno partecipare alle gare tutte le vetture moderne racing regolarmente omologate, ma viene data la priorità alle vetture della GT-3 Cup, GT-Cup (Trofeo Gt Cup), Rally (Trofeo Rally Cup), T.C.R. dsg-Sport/Prototipi cilindrata fino a 1600 e Sport/Prototipi fino a 2000. Tra gli eventi di contorno sono previste anche esibizioni di auto storiche e moderne, compresa la succitata monoposto Hesketh di Formula 1 degli anni 70, di proprietà dell’ex pilota napoletano Cosimo Turizio.

La conferenza di presentazione dell’evento si è svolta nei saloni del Tennis Club Napoli. Qui ha fatto gli onori di casa il vicepresidente Achille Lauro, anch’egli con un passato nel motorsport (come rallysta) e, come i tanti presenti, desideroso di scoprire se la manifestazione di metà aprile potrà davvero rappresentare l’occasione giusta per rilanciare l’idea di un evento futuro, più spettacolare e più importante.

Compiacendosi per l’ostinazione con cui gli organizzatori hanno pressato per dare corpo al loro progetto, il sindaco Manfredi ha ricordato che “Napoli è una città destinata a proseguire sulla strada intrapresa, in quanto l’amministrazione comunale è consapevole che certe iniziative possono portare benefici all’immagine della città e contribuire a sviluppare il turismo e a sostenere attività economiche di vario tipo. Il mio augurio – ha detto il primo cittadino – è che ad aprile la città possa vivere tre giorni belli e poi penseremo a cosa fare dopo, per replicare ogni anno, con un evento stabile, com’è avvenuto per il Giro d’Italia di ciclismo”.

Musica per le orecchie di Rivellini, che non ha mai nascosto il proposito di organizzare questa prima edizione del Napoli Racing Show con l’obiettivo di “smuovere le acque” e creare le condizioni perché Napoli si candidi ad allestire eventi di portata sempre maggiore. Una strategia, questa, condivisa da tutti coloro che hanno partecipato a questa sorta di “posa della prima pietra” mirata a ricostruire lo sport automobilistico a Napoli.

Sui benefici effetti che può portare un evento di motorsport, soprattutto di alto livello, si è soffermato Paolo Scudieri, ricordando alla platea di praticanti e appassionati convenuti alla presentazione del Napoli Racing Show che “certe manifestazioni possono portare vantaggi importanti al territorio, in termini di immagine e di business. Un ipotetico vero e proprio Gran Premio di Formula 1 – si è sbilanciato Scudieri - rappresenterebbe un bacino turistico da 700.000 persone in una settimana, l’immagine di Napoli girerebbe in Tv e sarebbe vista in tutto il mondo, la copertura mediatica sarebbe a 360 gradi, alberghi e ristoranti sarebbero pieni…”

Ci arriveremo mai? “Noi – dice ancora Scudieri - sappiamo che l’Italia ha già due gran premi, a Monza e Imola, ma con l’ACI ci stiamo lavorando, siamo consapevoli che Napoli può dire la sua con una manifestazione a carattere mondiale, anche perché la nostra città, oltre ad essere bellissima, è sede di aziende che conoscono l’innovazione, qui si fa ricerca e si prepara il futuro. E poi, Napoli è parte di una nazione che per le auto sportive sta davanti alla Germania, e non solo per lo stile e il design. Facciamo ricerca su nuovi materiali, sull’idrogeno, sui biocarburanti, sulla guida autonoma, stiamo preparando i meccanici digitali, e già in occasione del nostro evento di aprile saremo affiancati da aziende specializzate come Sparco e Sabelt, che sono leader nel mondo. Tutto ciò – aggiunge – è ben noto al sindaco Manfredi, e perciò ce lo ritroviamo così vicino, consapevole che l’evento in programma sul lungomare dev’essere inteso come un’occasione di rilancio a 360 gradi, un primo passo verso un futuro di grande prestigio”.

Tra i più entusiasti sostenitori di questo “ritorno al futuro” napoletano si è dichiarato, nel giorno della presentazione dell’evento, anche il presidente della Banca di Credito Cooperativo Amedeo Manzo, il quale si è sbilanciato nel dire che “Napoli ha bisogno di eventi come questo per aprirsi a nuovi scenari” e aggiungendo che “le banche devono guardare con interesse a manifestazioni come questa, sostenute da un sindaco che dimostra amore per la città”.

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Venerdì 15 Marzo 2024 - Ultimo aggiornamento: 13:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA