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MONACO - Nel nostro percorso di circa 170 km da Monaco di Baviera a Schloss Elmau, nei pressi di Garmisch, abbiamo guidato la Panamera 4S all’andata e la Panamera Turbo al ritorno. Entrambe si sono distinte, quando si vuole viaggiare in tranquillità, per una silenziosità di marcia ineccepibile e comportamenti d’autentiche Grand Tourer in autostrada, dove l’auto sa essere rapida, silenziosa e confortevole. A prescindere dal propulsore, la Panamera si mangia i chilometri con nonchalance, ed entrambi i motori hanno riserve di potenza tali da trovare coppia e spunto in tutti i regimi e in tutte le marce. La Turbo, con il su V8 Biturbo da 4,8 litri ha un’erogazione più piena e coinvolgente, e la trazione posteriore assicura più agilità nei cambi di direzione veloci. Non che la 4S sia lenta o impacciata; anzi. Magari non ha l’esplosività del modello Turbo ma con il V6 Biturbo da 3 litri e 420 cavalli, 0 a 100 diventa una pratica di 4,8 secondi e la quattro ruote motrici consentono di trovare trazione su tutte le superfici e di uscire dalla curve molto molto in fretta.
Con entrambi i modelli infatti, il comportamento dinamico nei percorsi misti è più che convincente nonostante le dimensioni. Lo sterzo, particolarmente morbido nei contesti urbani, diventa diretto e preciso non appena si affrontano curve ad alta percorrenza. Le sospensioni assorbono bene sconnessioni e asperità e possono supportare gli stili di guida più sportivi senza penalizzare il comfort nei lunghi viaggi. Il lavoro degli ingegneri Porsche si è concentrato anche sul ridurre il peso delle masse non sospese come l’introduzione di strutture leggere denominate “Flow Forming” per i cerchi. Pneumatici da 18’ di nuova concezione uniti al Porsche Stability Management e gli ammortizzatori adattivi (PASM) lavorano all’unisono per generare la migliore esperienza di guida possibile.
Chi siede dietro nella versione Executive (disponibile solo nei modelli Turbo e 4S), di 15cm più lunga rispetto alla Kompakt, ha sedili regolabili elettricamente e 12 cm di spazio in più per le ginocchia. Ma anche senza il passo allungato, l’abitabilità posteriore è ottima, così come i volumi di carico a sottolineare la predisposizione per i lunghi viaggi. Elevata la qualità percepita negli interni, che riflettono alla perfezione lo stile Porsche; materiali pregiati come radica, alluminio spazzolato, pelle e superfici levigate incontrano sofisticate tecnologie, studiate per essere razionali, rigorose e facili da utilizzare.
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