Dr, la casa molisana punta sul gruppo. L’azienda aggiunge altri due marchi: Sportequipe e l’inglese Tiger
Dr, la casa molisana punta sul gruppo. L’azienda aggiunge altri due marchi: Sportequipe e l’inglese Tiger
DR al Salone Auto Torino con 12 anteprime dei 5 brand: Evo, DR, Tiger, Sportequipe e ICH-X
Nel miracolo del Sud che nel 2023 è cresciuto più del resto dell’Europa, ha recitato un ruolo importante anche una piccola azienda molisana dell’automotive, la DR di Macchia d’Isernia, che a dicembre dell’anno scorso ha superato la quota di mercato del 2% (2,3%), ha investito sulla crescita, sull’export e sull’occupazione, ha annunciato l’arrivo di un nuovo marchio, Tiger, in aggiunta ai già noti DR, EVO, ICH-X e Sportequipe, e per il 2024 ha l’obiettivo di superare il miliardo di fatturato, passando dalle 36.000 unità vendute tra Italia ed estero alle 50mila pronosticate per fine 2024. Ce n’è abbastanza per guardare al futuro con serenità, nonostante il 20 giugno scorso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha multato l’azienda per 6 milioni di euro accusandola di aver «ingannevolmente indicato l’Italia anziché la Cina come luogo di produzione delle auto DR ed EVO». Secondo il Ceo e fondatore di DR, Massimo Di Risio, «il provvedimento ha dell’incredibile e va contestato in toto». E infatti il gruppo molisano ha impugnato il dispositivo dell’AGCM, dichiarandosi «fiducioso di un totale ribaltamento, nonché pronto, vista la solidità dell’azienda, a sostenere anche una eventuale, quanto improbabile conferma della sanzione».
A dire il vero è notorio che le auto del Gruppo DR sono frutto di collaborazioni con i marchi cinesi Chery, Jac Motors e Baic, e a Macchia d’Isernia non lo hanno mai negato, sostenendo però che «alla parte italiana dell’azienda sono assegnati compiti importanti relativi a design, attività di ricerca e sviluppo, progettazione, aggiunta di funzionalità, rifinitura e completamento delle autovetture». È stato anticipato inoltre che nei piani aziendali è previsto un incremento delle lavorazione in Italia, con ampliamento del polo industriale molisano. «Tutto ciò – assicura Di Risio – nella prospettiva dello sviluppo di nuovi modelli, anche ad alimentazione integralmente elettrica, come l’attuale DR1 EV». Intanto, in occasione del recente Dealer Day di Verona è scattata l’operazione Tiger, marchio inglese rilevato sin dal 2022 da DR Group: dei 6 modelli previsti, per ora si lavora al lancio di due Suv (Tiger Five e Tiger Six) e di un monovolume a 7 posti (Tiger Seven). Il primo è uno sport utility compatto, di 4,5 metri, spinto da un turbo benzina 1.5 da 177 cv abbinato a un cambio DCT a 7 rapporti utilizzabile con tre modalità di guida (Eco, Comfort e Sport).
Il Tiger Six è un Suv un po’ più grande (4,6 metri), sempre spinto da un turbo benzina 1.5, che si distingue per le linee più arrotondate e morbide, interni ben curati ed equipaggiamenti di serie adeguati. Tiger Seven da 4,8 metri ha un insolito design sportivo. Anche in questo caso il motore è 1.5 turbo da 177 cv con cambio DCT a 7 rapporti. La Casa anticipa che tra i plus spiccherà un ampio tetto panoramico. Con il marchio leader DR sono state appena presentate la nuova DR 3.0 Executive, con linee ed interni rinnovati, e la nuova DR 6.0 1.6 TGDI con motore da 185 cv. Ma soprattutto è stata lanciata la DR 6.0 Hybrid Plug-in da 317 cv, la più tecnologica della gamma, con un motore termico 1.5 turbo benzina e due unità elettriche (da 55 e 70 kW) che, alimentate da un pacco batterie agli ioni di litio da 19,3 kWh, assicurano un’autonomia in elettrico di 80 km. Grazie agli incentivi è stata commercializzata a 28.900 euro, prezzo interessantissimo viste anche le dotazioni full optional di serie.
Per il marchio Sportequipe sono stati annunciati modelli con linee più sportive, nuove motorizzazioni e nuovi allestimenti: si tratta della Sportequipe 6 (di 4,5 metri) e della 7 (4,7 metri e 5+2 posti), attese tra fine 2024 e inizi 2025, con importanti innovazioni di design e allestimenti, mentre la motorizzazione base sarà affidata a un turbo benzina 1.6 (disponibile come sempre in allestimento Thermohybrid benzina/GPL) da 185 cv abbinato al cambio DCT a 7 rapporti. Per ICH-X è in arrivo un offroad più grande del K2, del quale non è stato svelato ancora il nome, ma è stato anticipato che «sarà più accattivante nel design e ancora più prestazionale, grazie alla spinta di un motore 2.0 litri benzina/Gpl da 244 cv». Per ora non sono annunciate novità con il marchio EVO, mentre sono in corso grandi manovre per l’allargamento degli interessi commerciali all’estero: dopo i 30 punti vendita in Spagna, DR Group ha annunciato aperture anche in Belgio e Germania e messo in cantiere l’export anche in Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Grecia.