Con i dazi al 10% a rischio 2,4 miliardi per Porsche e Mercedes. Case tedesche esportano in Usa circa 1,4 milioni di veicoli
FE, Evans (Jaguar) il più veloce dei test di Madrid. Molto competitive le Porsche della Kiro Race
FE, simulato a Madrid il primo EPrix della stagione 11. De Vries (Mahindra) fa miglior tempo della 5^ sessione di test
Il 2024 per Porsche è un anno decisamente di svolta. Non soltanto è l’anno in cui festeggia i 50 anni dall’introduzione della tecnologia del turbo sulle auto stradali, che Porsche, prima fra tutti i costruttori, lanciò nel 1974 con il modello 930. Ma il 2024 sarà sopratutto ricordato dai tedeschi per due pietre miliari tecnologiche davvero fondamentali: l’introduzione del primo propulsore ibrido sulla 911 – la vettura iconica del marchio tedesco – e del primo Sport Utility a propulsione completamente elettrica: la Macan. Il passaggio all’ibrido nella storia della Porsche 911 è una scelta eclatante ed anche molto simbolica. Fino ad oggi, dall’anno della sua nascita nel 1963, la 911 era sempre rimasta una coupé “dura e pura”. Sì certo, c’era sempre stata negli anni una ricerca costante di miglioramento dell’efficienza del motore volta a diminuire i consumi di carburante ed accrescere la potenza con diverse tecnologie. Però mai a Stoccarda avevano pensato di “elettrificare” il motore dell’auto più simbolica e rappresentativa del marchio. Non che Porsche disdegnasse l’ibrido, tutt’altro: fin dal 2010 era stato introdotto su alcune Porsche meno sportive, sul Suv Cayenne poi sulla berlina Panamera, per diminuire le emissioni complessive di CO2.
Ma il marchio tedesco si era sempre ben guardato dall’estendere questa tecnologia anche alla 911 per timore di “inquinare” la sportività intrinseca della sua coupé più simbolica e disaffezionare i clienti di questo modello. Finalmente Porsche ha ceduto. E lo scorso maggio è stata ufficialmente annunciata la svolta generazionale anche per la 911: il passaggio all’ibrido. Non si tratta certo di una tecnologia inedita per Porsche: è dal 2014 infatti, che i tedeschi sviluppano nelle competizioni Endurance un sistema ibrido. Era equipaggiata di un propulsore elettrificato anche il prototipo LMP1 Porsche 919 Hybrid che tra il 2015 e il 2017 ha vinto tre volte consecutivamente la 24 Ore di Le Mans e dominato i campionati del mondo Endurance dell’epoca. In quel caso però, per regolamento, il motore elettrico era collocato sull’asse anteriore per ottenere la trazione integrale. Nel caso della nuova Porsche 911 Hybrid, invece, il motore elettrico è collocato all’interno del cambio a doppia frizione PDK e fornisce al motore boxer 6 cilindri di 3,6 litri della nuova 911 T-Hybrid una potenza extra di circa 40 kW (che corrispondono a 55 cavalli) e una coppia motrice supplementare di 150 Nm. C’è anche un secondo motorino elettrico, montato sul turbocompressore, che facilita l’azionamento della girante ai bassi regimi e recupera energia in piena accelerazione. Così la 911 GTS T-Hybrid non è soltanto più potente della sua controparte termica, con i suoi 541 cavalli contro i 480 del modello precedente privo di ibrido, ma anche più scattante e reattiva. Tanto che permette un’accelerazione 0-100 km/h in appena 3 secondi netti. Poi c’è la scommessa sull’elettrico: Porsche ha appena lanciato la nuova generazione della Macan, il Suv medio, con propulsione soltanto elettrica. Monta due motori con potenze fino a 639 cavalli a seconda delle versioni e autonomia superiore ai 600 km. Ma più del modello in sé, è la portata simbolica di questa vettura che è importante e rappresenta una svolta generazionale per Stoccarda. Porsche fin dal 2019 produceva una berlina puramente elettrica: la Taycan.
Un modello però appositamente dedicato a questa tecnologia. La Macan invece è la Porsche più popolare e diffusa di tutta la gamma; negli anni è stata vendutissima con ogni tipo di motorizzazione: benzina, turbo e specialmente diesel. Il fatto che proprio per la nuova Macan Porsche abbia scelto una motorizzazione solo elettrica rappresenta una svolta simbolica. E pure un’enorme sfida per i tedeschi. L’elettrico, infatti, a dispetto dei progetti dell’Unione Europea, vive un momento di stagnazione nel nostro continente per diverse ragioni e la crescita degli anni scorsi si è fermata. Il fatto che Porsche abbia compiuto una scelta in controtendenza per il proprio modello più commerciale proponendolo soltanto elettrico, è una grande scommessa. Per il mercato sarà una sorta di prova di gradimento: se la Macan elettrica avrà successo, risveglierà l’interesse generale verso questa tecnologia; se viceversa dovesse ricevere un’accoglienza “freddina” dal pubblico, sarà la dimostrazione che l’automobilista medio europeo non è ancora orientato all’elettrico.