Fernando Alonso due volte campione del mondo di F1

Alonso giura fedeltà: «Tanti mi vogliono ma io voglio vincere con la Ferrari»

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MARANELLO - «Ho un contratto per altri due anni, la mia volontà è di continuare in Ferrari. Vediamo se si può fare, sennò rimarrò per i prossimi due anni almeno». Fino alla fine del 2016, quindi, quando il contratto di Fernando Alonso arriverà alla sua naturale conclusione. Per il dopo «siamo lì, stiamo lavorando su questo», ha detto lo spagnolo, a pochi giorni dal Gran Premio di Monza, mettendo a tacere le voci su un suo possibile approdo alla McLaren nel 2015.

E una conferma, seppur indiretta, arriva anche dal direttore tecnico, James Allison: «Una squadra come la Ferrari ha bisogno di un pilota di prima fila come Alonso». Per il 33enne spagnolo è «dalla scorsa estate che si diffondono notizie e “rumours” quasi continui. Non è una cosa bella, crea stress e non mette serenità - ha spiegato - Sono orgoglioso che qualche squadra dica anche pubblicamente che vorrebbe avermi, però è da un anno che dico di voler continuare in Ferrari. Questa è la mia volontà e lo ripeto ogni 15 giorni, ad ogni gara».

Per il pluri-iridato, il 2014 è stato «l'anno più difficile dei cinque in Ferrari: gli altri anni lottavo per il titolo o per un podio chiaro e la vittoria, invece quest'anno non c'è certezza. Si può dire che sia frustrante o triste o la realtà, ma purtroppo è da 11 gare che lottiamo per risolvere la situazione per renderci più competitivi». Nel mondiale in corso, ormai, «non c'è un obiettivo chiaro: c'è voglia di fare bene e fare punti. Penso che il target come squadra è di finire minimo al terzo posto nel campionato costruttori, siamo in lotta con la Williams», ha spiegato Alonso, che ha ottenuto due podi in stagione ed è quarto nella classifica piloti.

Domenica intanto la Ferrari correrà in casa, a Monza, «una gara difficile. Quello che dobbiamo fare noi è concentrarci e dare il massimo nel weekend». Il podio? «Dire è più facile del fare, ma sicuramente dobbiamo fare la miglior gara dell'anno davanti al nostro pubblico - ha detto - Ho avuto la fortuna in questi quattro anni con la Ferrari di andare quattro volte sul podio, quindi se posso fare la quinta sarebbe fantastico. So che è un obiettivo molto ottimista».

Il realismo e la consapevolezza delle capacità della vettura sono aspetti che tornano in continuazione nelle parole di Alonso e di James Allison: «Bisogna essere realisti - ha infatti spiegato il britannico - In ogni pista c'è stato un gap con la Mercedes di un secondo. Quindi devono sbagliare molto per darci l'opportunità di vincere». «Ma tutto può succedere», ha chiarito Alonso. Intanto il team, oltre a lavorare alla prossima gara, è già proiettato al 2015. Un lavoro su due binari estremamente impegnativo: «Per il 2015 abbiamo tutte le strade aperte per migliorare - ha detto Allison - Marco Mattiacci (team principal Ferrari, ndr) guarda al futuro, non solo a medio, ma a lungo termine. Vuole tornare davanti a tutti, e vuole che rimaniamo lì davanti per tanti anni».

Dall'inizio del campionato mondiale alcune polemiche rincorrono le gare di Formula 1, considerate lente, poco rumorose e noiose. Anche se per Alonso «le gare sono state più divertenti di quello che è stato percepito a casa. Se fai un confronto con il calcio ci sono tante partite da 0-0, e non diciamo ogni lunedì che sono noiose. Ma di sicuro - ha ammesso - quando sei a 3 o 4 secondi dalla Gp2 alla gente manca qualcosa». Un nome utile per spettacolarizzare la Formula 1? «Flavio Briatore è un genio in questi aspetti, ha una visione particolare e diretta, a volte troppo diretta e estrema, però in quello che dice, soprattutto sullo spettacolo e su quello che la gente vuole vedere, non sbaglia mai».

Sul futuro dell'immagine della Formula 1 potrebbe influire però l'arrivo di giovani piloti in pista, come Max Verstappen, classe 1997, che dal prossimo anno correrà con la Toro Rosso: «Quando ero piccolo arrivare in Formula 1 sembrava da supereroe - ha detto Alonso - dovevi avere delle capacità incredibili. Oggi un ragazzino che legge queste notizie non ci vede come supereroi, la Formula 1 è un pò più umana». In conclusione una bella notizia per i suoi tifosi: «Sono più giovane di quello che si vede da fuori. Come età sicuramente mi rimangono tanti anni, direi dieci. Ma non è una questione di età, ma di divertirsi in quello che fai».

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Mercoledì 3 Settembre 2014 - Ultimo aggiornamento: 18-05-2016 03:54 | © RIPRODUZIONE RISERVATA