La Cupra ABT impegnata in Sardegna nell’Extreme E, il campionato riservato ai Suv elettrici

Cupra, il brand senza tradizione che sbanca non solo nel motorsport

di Mattia Eccheli
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CAPO TEULADA  - Giovane e già di successo. Cupra, il marchio spagnolo ultimo nato fra quelli del gruppo Volkswagen, rivendica i suoi appena 5 anni di vita: «A brand without heritage», si legge a caratteri cubitali a Monaco di Baviera nel corso della Media Night della multinazionale tedesca, con la traduzione italiana (un marchio senza tradizione) che rende appieno l’idea. Perché Cupra ricorre al proprio lustro di vita come trampolino di lancio, nel senso che non ha legami e che è libera di proporre e di “provocare”. Lo stile, indubbiamente intrigante non solo delle auto (perfino l’intero merchandising passa attraverso il capo del design Jorge Diez e viene supervisionato dallo stesso Ceo, Wayne Griffiths), e la sportività sono gli elementi che identificano e distinguono il costruttore. E poi c’è l’elettrificazione: perché Cupra avrà una gamma interamente a zero emissioni a partire dal 2030, cinque anni prima rispetto alle disposizioni comunitarie. L’esordio dell’alimentazione completamente a batteria è avvenuto con la Born e proseguirà con la Tavascan. Poi toccherà ad una compattissima e, chissà, magari anche alla DarkRebel, la showcar elettrica a due posti alla cui evoluzione ha contribuito la “tribù Cupra” (oltre 270.000 “suggerimenti” attraverso l’hyper configurator) svelato fisicamente a inizio settembre alla vigilia del Salone dell’Auto tedesco.

L’impegno in ambito sportivo di Cupra è già importante e coerente con la sua filosofia: punta su competizioni a zero emissioni e emergenti. Una è l’Extreme E, il campionato riservato ai Suv elettrici (in futuro a idrogeno, come hanno ufficializzato l’ideatore della rassegna Alejandro Agag, genero del connazionale ex primo ministro spagnolo Josè Maria Aznar), che in settembre ha fatto tappa di nuovo in Sardegna, per il secondo Island Prix consecutivo. Grazie al supporto dell’Automobil Club e della Regione, gli organizzatori hanno evitato di cancellare il quarto dei cinque eventi in calendario (due gare per ciascun fine settimana) che doveva tenersi negli Stati Uniti o in Brasile. Dopo aver esordito in luglio nell’area militare di Capo Teulada subentrando al plurivincitore della Dakar Nasser Al-Attiyah, il francese Sébastien Loeb ha trascinato la scuderia Abt Cupra sul podio. Assieme alla giovane svedese Klara Andersson, 23 anni (16 in meno rispetto al “cannibale” del rally, 9 titoli iridati all’attivo), Loeb ha conquistato il secondo posto sabato e il terzo domenica. Il doppio podio sardo ha permesso alla squadra di risalire nella classifica assoluta (sesta), guidata dal team di Carlos Sainz senior. La stagione si concluderà a inizio dicembre in Cile.

«È un campionato con il quale condividiamo un triplice impegno – spiega Xavi Serra, numero uno di Cupra Racing – Ossia l’opzione elettrica, la parità di genere (i piloti maschi e femmine compiono lo stesso numero di giri e gareggiano gli uni contro gli altri, ndr) e la sostenibilità ambientale». L’altra è la Formula E, il mondiale Fia riservato alle monoposto elettriche nel quale ha debuttato nel 2023: sempre assieme alla tedesca Abt, Cupra sta preparando la decima stagione. Ha confermato lo svizzero Nico Müller, ma non ha ancora sciolto le riserve circa il nome del sostituto di Robin Frijns.

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Martedì 26 Settembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 27-09-2023 13:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA